"Si è trattato di una feroce vendetta del Ministro Franco Frattini" . Così ha esordito l’ex presidente Fisi Giovanni Morzenti nell’incontro stampa da lui promosso questa mattina al circolo della stampa di Milano. Il dissidio tra i due è iniziato 5 anni fa, quando Frattini (maestro di sci) decise di dare le dimissioni dalla Presidenza della Coscuma, in quanto il Consiglio Federale non approvò la sua intenzione di rimettere come direttore tecnico di questo ente l’amico Ferruccio Tomasi, che era stato invece allontanato dalla commissione precedente, quando Morzenti non c’era. Le dimissioni di Frattini furono seguite da una lettera di fuoco inviate al presidente. Da quel giorno iniziò una vera e propria guerra fredda. Secondo Morzenti Frattini non ha direttamente influenzato l’Alta Corte di giustizia ("Non ci credo nemmeno se me ne dessero prova"), ma le continue uscite del Ministro a più riprese hanno sicuramente condizionato l’atmosfera dal punto di vista politico.
"Giusto il tempo per organizzarmi con i miei avvocati" – ha detto Morzenti – e poi valuterò se ricorrere al Tar. Non per ricandidarmi a presidente perché non avverrà più, ma se non altro per lasciare la legittimità del diritto a chi mi succederà. Tanti sci club e tanti volontari non possono rimanere ostaggi di una decisione del genere".
In questa sua piccolo requisitoria Morzenti non ha mai smesso di citare l’opera di destabilizzazione architettata da Frattini ("23 minuti dopo la sentenza aveva già espresso alla stampa la sua soddisfazione – ha detto Morzenti del ministro), che tra l’altro ha sposato Stella, figlia di Gaetano Coppi, ex Presidente Fisi.
Le uniche parole di elogio sono state rivolte a Lorenzo Conci, a volte critico nei suoi confronti, ma concentrato su ciò che era il suo lavoro, mentre il fulmine è tornato a tuonare contro Rainer Senoner (responsabile dei diritti TV) che ha sempre dimostrato di lavorare solo per se stesso. Risponderà per le rime anche ad Angelo Dalpez, presidente del Comitato trentino, che il giorno dopo la sentenza dell’Alta Corte ha scritto una lettera al peperoncino contro Morzenti, il quale ha sottolineato: "La cosa davvero curiosa è che il presidente del Comitato trentino sia stato così polemico e critico forse dimenticando che il trentino è uno dei sostenitori della Fisi (logo sulla tessera Fisi), che molte strutture regionali sono a disposizione di tecnici ed atleti e che molta classe dirigente trentina lo ha immediatamente smentito.
In sala alcuni esponenti delle Alpi Centrali e Antonio Noris, Vice Presidente Vicario, "comandante" del settore snowboard, freestyle e carving. Faccia scura e segnata dalla delusione anche per lui che interpellato a microfoni spenti dopo la conferenza ha così replicato verso chi cercava di rincuorarlo proponendogli di candidarsi come presidente: "Ho fatto questa esperienza per un anno e mi è bastato. Forse non fa per me. Per queste cose ci vuole gente speciale ed io…" E’ nostro parere, invece, che Antonio abbia la volontà di vestire questo difficilissimo ruolo e una volta sbollita l’amarezza non ci sarà da stupirsi se dovesse nascere un progetto attorno a lui."
Ieri sera in quel di Bergamo, parte del Consiglio, anzi dell’ex Consiglio e molti Presidenti di Comitati regionali e provinciali si sono incontrati, un po’ per un ultimo saluto e poi per fare quadrato attorno al da farsi. Volevano indire un Consiglio federale che si poteva legittimamente fare- ha detto Noris, ma ce lo hanno impedito, così ci siamo informalmente visti ugualmente in via privata.
Nel frattempo l’Alta Corte di Giustizia ha depositato le motivazioni della sentenza consultabili a questo link: SENTENZA
Contenporaneamente alla conferenza stampa di Morzenti, lo stesso Presidente ha esordito facendo tutti gli auguri di buon lavoro a Franco Carraro, individuato dal Coni come Commissario Fisi
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