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Mondiali Jr Roccaraso: plauso per i Del Castello

 MONDIALI JR ROCCARASO, LA VERGOGNA CONTINUA…

Qualcuno ci ha chiesto come mai la società impianti di Roccaraso è riuscita ad avere 8 milioni di euro (8 dei 12 stanziati per i Mondiali). La domanda si univa a una protesta formalmente giustificabile: perché a loro sì e agli altri no. Una protesta che non condividiamo, o almeno non è questo il motivo che deve indurre i creditori a esternare tutto il loro disappunto. I motivi morali, secondo noi, sono questi: il lavoro svolto da Mauro e Roberto Del Castello, proprietari e gestori degli impianti a Monte Pratello e Roccaraso, è stato esemplare. Hanno lavorato come matti per la buona riuscita dell’evento. Quello che gli è stato chiesto di fare lo hanno eseguito andando anche oltre il necessario. Li conosciamo personalmente e sono brave persone, imprenditori moderni, votati alla promozione turistica, al bene del loro territorio. Rischiano sulla propria pelle come ogni imprenditore, ma nessuno più di loro è legato al senso civico.  L’inverno scorso c’è stata una protesta dei dipendenti che minacciavano uno sciopero di due giorni a Natale. L’intervento della Regione e il loro senso civico ha prevalso e lo sciopero è tornato indietro consentendo a migliaia di appassionati di sciare durante le vacanze. Gli 8 milioni di euro, ci sembra di aver capito così, sono arrivati e le opere (bacini d’acqua per innevamento artificiale) sono state eseguite. E’ logico, viene spontaneo dire, perché a loro i soldi sono arrivati e agli altri 100, per un totale complessivo di meno di 1 milione, no? Comunque sia non è affatto un’ingiustizia che la società impianti abbia ricevuto il dovuto. Caso mai questo può provocare un po’ di invidia. Senza i Del Castello Roccaraso può anche chiudere bottega! Una bottega dove tanti altri Roccolani lavorano e procurano a loro volta lavoro. Ed è proprio a loro che ci rivolgiamo per ottenere solidarietà nei confronti di chi non è stato pagato, ripetiamo, da oltre due anni! Per una colpa che loro certo non hanno rischiano di colare a picco come la reputazione dell’intero comprensorio. E tutto questo per l’assurdo immobilismo della pubblica amministrazione. Quella pubblica amministrazione che se deve ricevere dei soldi dai cittadini ti riempie di penali, sovratasse e more in caso di ritardo nei pagamenti. Ora, la domanda è questa, secondo voi le somme dovute a chi ha lavorato per i Mondiali Jr, se mai arriveranno a destinazione, godranno degli interessi dopo oltre due anni di ritardo? Non è vietato ridere…

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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