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Milano-Cortina, ritorna l’ipotesi Torino per lo speed skating

Milano-Cortina, ritorna l’ipotesi Torino per lo speed skating.
È da qualche tempo che si “mormora” di un possibile ritorno di Torino quale sito olimpico di Milano-Cortina 2026 e oggi Matteo Salvini è ritornato a rilanciare tale possibilità. Sembra tramontare, infatti, la sede di Baselga di Pinè e a breve il governatore del Trentino Fugatti potrebbe formalizzare la rinuncia della regione ad ospitare le gare di speed skating all’Ice Rink: Venerdì prossimo il presidente del Coni Giovanni Malagò sarà in Trentino insieme al presidente della Federazione ghiaccioAndrea Gios, e al numero uno della Federazione italiana di tiro con l’arco, Mario Scarzella, per formulare una proposta sportiva al Trentino e a Baselga di Piné. Proposta che verrà poi valutata in futuro”.

Il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo si è detto ben disposto ad abbracciare tale opportunità, ribaltando la decisione dell’ex Sindaca Appendino che aveva girato le spalle nel progetto iniziale che la vedeva assieme a Milano e a Cortina. A Lo Russo fa eco il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio che è della stessa opinione. La Regione è infatti pronta, se dovessero sorgere problematiche relative ai costi o ai tempi, ad offrire il suo aiuto per la riuscita dei Giochi Invernali 2026. In particolare l’Oval avrebbe bisogno solo di un adeguamento contenuto. L’Ice Rink di Baselga aveva previsto un investimento in project financing di 180 milioni, cifra ben superiore ai 40 previsti.

Ben più improbabile sarebbe rimettere in sesto la pista del Bob di Cesana di Torino 2006. Maurizio Beria d’Argentina, presidente dell’Unione Montana Comuni olimpici Via Lattea e sindaco di Sauze di Cesana, aveva già apertamente dichiarato di essere contrario alla sua riapertura. Per rimettere in sesto il budello olimpico occorrerebbero circa 15 milioni e per gare ristrette a un periodo di una decina di giorni sarebbe una vera follia. Milano-Cortina ritorna l’ipotesi

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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