Max Carca, responsabile dei giovani, non ha dubbi:”Brave le nostre Azzurrine”. È questo il primo commento del tecnico che sta raggiungendo Saalbach per l’impegno di coppa Europa di Franzoni & C nelle gare veloci.
“Non ero presente a Bansko ma ho visto il live e mi sono sentito con il responsabile delle ragazza Angelo Weiss. Ripeto a me sono piaciute tutte anche ieri in superG che non è proprio la loro disciplina principe, su una pista per niente facile.
E nel gigante di oggi ancora meglio. Bisogna tenere presente che atlete dal 2000 al 2002 in Coppa Europa si giocano costantemente le prime 5, 10 posizioni. Noi ne abbiamo tre nella top ten, dunque la prestazione c’è stata eccome.
Hanno fatto del loro meglio e per andare a medaglia bisognava pescare il coniglio dal cilindro. Il livello delle prime è leggermente superiore a quello delle nostre ragazze. Sophie nella seconda manche, che era un po’ più diretta della prima, è andata fortissimo, col terzo tempo se non mi sbaglio. Se guardiamo indietro sono cresciute tutte.
Ghisalberti a Narvink era fuori dalle 15, Sandulli non c’era nemmeno e si è presentata a Bansko dopo un stagione dove ha fatto un po’ fatica, ma si è impegnata e sta risalendo la china. Quello di oggi è un ottimo segnale. Anche Mathiou, classifiche alla mano, ha fatto un grande passo avanti.
Celina Haller non si è trovata bene in queste condizioni di neve molto dura, ma la sua gara è domani, lo slalom! partirà nelle prime dieci e potrà giocarsela.
Chiaro poi che le medaglie fanno sempre piacere, ma io guardo anche altri aspetti che non sono così secondari. Come ad esempio verificare a che punto sono i nostri atleti rispetto alle altre nazioni.
Ai Mondiali Junior poi, le piste sono preparate come in Coppa del Mondo, con un tasso di difficoltà maggiore rispetto alle Fis abitualmente frequentate dalle ragazze.
Dunque si tratta di un bel banco di prova per valutare gli atleti nella gara secca; come si comportano, le reazioni. Oggi, anche se non erano tra le favorite hanno proprio dato un bel segnale”. Max Carca responsabile dei giovani