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Max Blardone e la Fondazione Heal per la ricerca in campo neuro-oncologico pediatrico

Max Blardone e la Fondazione Heal per la ricerca in campo neuro-oncologico pediatrico
La storia del campione azzurro è raccontata in un volume speciale attraverso immagini emozionanti, da cui traspaiono i valori che sono stati il ​​pilastro della sua carriera: sogno, tenacia, coraggio, impegno, sacrificio.

Questo libro oggi diventa un gesto di gentilezza e di solidarietà che Max Blardone ha compiuto nei confronti di Fondazione Heal che dal 2016 si occupa di finanziare la ricerca scientifica in campo neuro-oncologico pediatrico.

In particolare, il ricavato ottenuto con l’acquisto di “Max Blardone – Oggetti, aneddoti e pensieri del nostro campione” andrà a sostenere il progetto Sport e patologie complesse pediatriche, che Fondazione Heal porta avanti con la collaborazione della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRRCS di Roma, con l’obiettivo di promuovere l’attività motoria tra i giovani e i bambini affetti da patologie oncologiche e complesse.

L’iniziativa si inserisce all’interno della campagna promossa da Fondazione Heal “Look Beyond – Guardare oltre”, che nasce con l’obiettivo di promuovere ogni tipo di unicità, guardando oltre la malattia e i limiti da essa imposta, abbattendo stereotipi e pregiudizi.

Lo scopo principale del progetto è ovviamente di natura fisica ma anche psicologica. Avere una disabilità per un bambino può significare “non poter giocare con gli altri bambini” e sfociare in un sentimento di esclusione. Ma si intende promuovere lo sport anche come forma di inclusione, attraverso cui far percepire le stesse opportunità ai bambini e alle famiglie coinvolte, creando le condizioni affinché ciò avvenga.

È possibile entrare a far parte di questa iniziativa e sostenerla, acquistando il libro di Max Blardone direttamente sullo shop online di Fondazione Heal. Max Blardone e la Fondazione Heal

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About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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