Care Colleghe e Colleghi, ho il dovere prima di tutto di ringraziare il presidente uscente, Dino De Gaudenz, per il grande impegno che in questi anni ha profuso a favore della nostra categoria. Si sa, le problematiche e le criticità della nostra professione sono molteplici e non sempre di facile soluzione ma, sicuramente, Dino ha fatto tutto il possibile per cercare di farci crescere. A lui quindi rivolgo un sentito e convinto ringraziamento. Nel comunicare la mia disponibilità a ricoprire l’importante ruolo di Presidente A.M.S.I., vorrei trasmettere alcune riflessioni personali, che certamente non vogliono e non possono essere un programma operativo o piano strategico di un’Associazione che, infatti, ha nel proprio Statuto agli art. 3 e art. 4 ben chiare le linee guida e l’ambito operativo. Detto questo, ritengo che la priorità assoluta in questo momento, come ho segnalato più volte in Consiglio Nazionale, è quella cercare di ricompattare la categoria dei professionisti della neve, soprattutto negli Enti che li rappresentano: COL.NAZ. (Collegio Nazionale), F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) e A.M.S.I. (Associazione Maestri Sci Italiani). Dico questo perché il maestro di sci e snowboard è soltanto uno in Italia e, pertanto, i vari Enti che lo rappresentano devono lavorare al perseguimento del «bene comune», sinergicamente, nel rispetto delle proprie competenze e prerogative. Per ottenere questo, serve confrontarci prima di tutto al nostro interno, per avere condivisione sulle linee strategiche da seguire. E credo che in questo il compito demandato all’A.M.S.I. sia ben esplicitato nello Statuto: deve prevedere un grosso impegno nel fare sindacato, per la categoria, con tutte le problematiche che ciò comporta. Serve insomma impegnarci affinché il Maestro di sci Italiano sia tale da nord a sud d’Italia, perché tutti facciamo parte di un’unica bandiera: la Scuola Italiana Sci. Va da sé come la categoria, su certi argomenti, sia allo sbando e viva su iniziative locali ed estemporanee, che il più delle volte contrastano con quanto fatto da altri, magari in zone geografiche diverse. Ma attenzione, non mi riferisco a quanto fa una Regione o Provincia Autonoma nel rispetto delle Leggi Regionali/Provinciali e nell’ambito della propria statuita autonomia, mi riferisco a quei campi di azione in cui esistono delle Leggi Nazionali uguali per tutti e che non riguardano prettamente l’aspetto tecnico dell’insegnamento.
Serve insomma maggior coordinamento per il perseguimento del bene comune. E per far questo non si può prescindere da un grande lavoro di squadra: solo lavorando e confrontandoci come un team possiamo pensare di coinvolgere il più ampio numero di persone utili per trovare linee operative comuni. …. Sono convinto che un buon risultato non può prescindere da questo e, per questo, ho individuato (ma non a titolo esaustivo) alcune aree su cui chiamo l’impegno di tutti all’interno del Consiglio Direttivo A.M.S.I.. E sono:
1. Attività con le Istituzioni Nazionali e con il COL.NAZ. organo di autogoverno della categoria, che rappresenta con A.M.S.I. la categoria dei maestri italiani
2. Attività con F.I.S.I. e Istruttori Nazionali
3. Attività con le organizzazioni estere (come I.S.I.A.)
4. Attività promozionali della categoria come: Divise, Sponsor, Comunicati, Gran Premio Giovanissimi, Tessere Test, Demo Team Italia, Interski, etc.
5.
Attività che segue lo sviluppo e la crescita dell’insegnamento nel Centro/Sud Italia, non essendoci in quel territorio la tradizione e la storia decennale tipica delle realtà Alpine e Appenniniche. Questi sono cinque ambiti operativi nei quali ci dobbiamo tutti, insieme, impegnare ma che a mio avviso devono vedere un responsabile ben individuato per ognuno di essi all’interno del Consiglio Direttivo A.M.S.I.
COSI’ il 19 LUGLIO 2011
Il Consiglio Direttivo dell’A.M.S.I. si è riunito martedì 19 luglio 2011, nella sede di Milano, per l’elezione del suo nuovo Presidente. I candidati alla nomina erano Maurizio Bonelli (presidente A.M.S.I. Trentino) e Mario Fabretto (presidente A.M.S.I. Friuli Venezia Giulia), che non ha però potuto partecipare ai lavori per problemi personali. La votazione ha visto la partecipazione dei presidenti A.M.S.I delle tredici Associazioni Regionali. I lavori del Consiglio sono iniziati verso le ore 10.30 e sono terminati alle ore 13 con la nomina del nuovo presidente Maurizio Bonelli, 48 anni, residente a Fiera di Primiero. Subito dopo l’elezione Bonelli ha dichiarato: «Sono emozionato, perché raccogliere il testimone da Dino De Gaudenz è senz’altro una cosa importante. È un onore per me essere chiamato alla presidenza dell’Associazione Maestri di Sci Italiani, che ritengo dovrà, insieme al Collegio Nazionale, difendere e valorizzare al meglio questa professione nei prossimi anni. Mi auguro, come ho richiamato esplicitamente, la massima condivisione e collaborazione da parte di tutti i Consiglieri. Il mio invito va a Mario Fabretto, che purtroppo oggi non è potuto essere presente, perché lui continui a dare il suo apporto di qualità all’Associazione, e il mio obiettivo sarà quello di metterlo nelle migliori condizioni per fare questo».
A seguito del rinnovo delle cariche, il Consiglio Direttivo dell’Associazione Maestri di Sci Italiani risulta così composto:
Maurizio Bonelli: presidente
Gianni Poncet – Piemonte
(vice presidente vicario)
Luciano Stampa – Lombardia
Walter Girardi – Veneto
(tesoriere)
Gianni Del Castello – Abruzzo
“
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