Non vedevamo l’oro e allora ecco Marta Bassino con la coppa di specialità nelle mani. Una gioia incredibile a vederla saltellare nel paeterre di Lenzerheide. Vicino a lei sorride come non mai Alice Robinson che vince la gara davanti a Mikaela Shiffirn (+0,28) con Meta Hrovat sul terzo gradino del podio.
Federica Brignone ha chiuso la stagione con una discesa sublime. Opposta a quella della prima manche. Non è salita sul podio perché 1″39 non si può recuperare, quando davanti a te ci sono Shiffrin, Bassino, Hrovat, Robisnon... Tre le ha superate, Bassino, Gisin /terza nella generale) e Liensbeger classificandosi al quarto posto. Marta invece ha avuto probabilmente un piccolo crollo di forze e questa seconda l’ha lasciata perdere, finendo settima. La piemtontese risulta anche la migliore Azzura nella generale, sesto posto, appena davanti a Brignone.
L’ultima manche di Tessa Worley chi ha regalato un colpo di genio della francese che nelle ultime 10 porte ha costruito un capolavoro tecnico dei suoi. Lo chiamiamo così perché non recuperi così tanto tempo in così poco spazio.
Bellisisima la seconda della polacca Maryna Gasienica-Daniel. È uno dei volti nuovi del gigantismo al femminile di Coppa del Mondo e abbiamo il sospetto che l’anno prossimo sarà sempre una delle protagoniste. Un’avversaria in più per Marta Bassino.
Non male la prestazione di Elena Curtoni che in gigante non ha per niente sfigurato quest’anno pur non avendo particolari velleità. Non ha i cromosomi della gigantista pura ma se sistema i punti deboli della sua tecnica, potrà in futuro togliersi qualche soddisfazione. Marta Bassino la coppa
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