Ad Adelboden non si parla d’altro che di marco Odermatt, il grande assente di oggi ma incoronato simbolo della Chuenisbärgli. Il suo volto compare dappertutto, sui muri, sui cartelloni, sui depliant di presentazione dell’evento. E il fatto che si sia infortunato in Alta Badia e che dunque non possa essere oggi tra i protagonisti, poco importa. Marco è il nuovo simbolo dello sci elvetico. Almeno da queste parti la pensano così.
Dinnanzi a tali celebrazioni, il 22enne talento di Buochs non poteva certamente sottrarsi dall’essere presente. E infatti sarà assolutamente protagonista al parterre d’arrivo per ricevere il giusto applauso dal pubblico, che come sempre qui è numerosissimo.
Marco ieri, in conferenza stampa, ha anche annunciato che conta di rimettere gli sci la settimana prossima. Almeno ci proverà. Riguardo alla possibilità di ripresentarsi al cancelletto di partenza non v’è ancora certezza. Ma lui dice: “Il sogno è quello di essere in partenza al superG di Kitzbühel, anche se l’ipotesi è abbastanza azzardata. Molto più probabile la mia presenza al gigante di Garmisch“.
Ricordiamo che Marco sulla Gran Risa ha rimediato la rottura del menisco esterno del ginocchio destro. Il giorno dopo la gara si è sottoposto a un’operazione in artroscopia presso alla clinica di Zurigo.
Il fenomeno svizzero ha già affrontato tre volte la Chuenisbärgli in Coppa del Mondo, ottenendo, come migliore risultato, un decimo posto nell’edizione scorsa vinta da Hirscher su Kristoffersen e Fanara. Non si era qualificato per la seconda manche nei due anni precedenti.