Marco Gullino: “Corrado è un grande, ma a momenti mi fa venire un infarto!”
Marco Gullino, tecnico della squadra B, 36 anni, Laureato in Scienze motorie, conosce Corrado Barbera come un fratellone maggiore. Quando si sono conosciuti, nel 2007, Marco era tirocinante alla scuola di sci e Corrado a 5 anni disputava il “Saranno Campioni” nella pre agonistica! È arrivato allo sci club Ski College Limone dopo i primi passi mossi nel Vermenagna e con la categoria Pulcini ha iniziato a prendersi cura di quel ragazzino. Che poi ha seguito anche da children fino a ritrovarlo in Comitato, quindi squadra C e quest’anno in B.
Oggi Corrado ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali Junior di Sant’Anton e Marco era assieme a lui. Una seconda manche quella del ventenne dell’Esercito irripetibile. Almeno se lo augurano tutti perché i numeri che è riuscito a fare per rimanere nel tracciato sono epici! La pista si era scavata tantissimo e in questi casi è conveniente stare nelle vasche. Prima di lui erano caduto i migliori e per vincere l’oro poteva contare su un vantaggio di +1″74 sullo svedese che comandava la gara. Ma se chiedi a uno slalomista di sciare con tutta calma ti fa una pernacchia. Così è uscito con l’impeto di chi doveva recuperare tre secondi! Giusto così per l’atleta un po’ meno per chi lo ha visto, perché il fiato è rimasto sospeso finché i suoi sci hanno superato il traguardo.
Marco, avresti mai detto sarebbe diventato campione del Mondo Junior?
Accidenti, impossibile fare una previsione del genere. Però con tutte quelle che gli ho tirato da bambino fino adesso, ci può anche stare!
Cosa dici della sua seconda manche?
Che mi ha fatto prendere un infarto! Io ero sull’ultimo dossetto assieme ad Alex Prosch, dove Corrado ha combinato il numero più grosso!
Come ha fatto a rimanere in piedi?
Se lo analizzi dal punto di vista scientifico saltano tutte le teorie. Si spiega solo in un modo: aveva voglia di vincere! Quando ti entra dentro questa cosa, riesci a fare cose incredibili!
Che slalomista è?
Molto solido e bravo soprattutto nei tratti più tecnici. Non ha lo stile così moderno, alla Noel o alla Vinatzer, tanto per intenderci, ma è più rotondo. Deve migliorare molto invece, nei tratti più filanti. Lì rischia di prenderle ancora, ma sta migliorando a vista d’occhio!
Invece a livello di carattere?
Eh lo stai chiedendo alla persona sbagliata. Detta in senso scherzoso è una bella testa di cocomero. Ha le sue idee e ci scontriamo speso e volentieri, però alla fine mi ascolta sempre, molto più di altri che si fermano alle intenzioni. Stessa cosa con tutto lo staff, Carca, Truddaiu.. è molto rispettoso ed è uno che ascolta.
Insomma, come ha fatto a vincere?
Ci credevamo un po’ tutti perché ha fatto anche un programma dedicato, leggermente diverso dagli altri per riuscire ad arrivare al top a questa sua gara.
Basta questo oro o vi attendevate di più?
Eravamo molto competitivi e qualcosina è mancato. Oggi Seppi, Pizzato, Bini, Motterlini non sono riusciti a esprimersi come invece capita in allenamento. Peccato perché potevamo raccogliere qualcosa anche in gigante. E poi anche nella velocità, Marco Abbruzzese si è mangiato le mani sia in discesa che in superG per errori che in genere non fa mai. Era a podio sicuro, ma coi se…
Corrado è di Cuneo come te…
Non solo, siamo anche vicini. Casa sua è a 100 metri dalla mia per la miseria!
Photo: esclusiva Gepa/OSV by Oliver Lerch
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