Mamma mia che tristezza! Erwin era amico di tutti, un amico dello sci. Del grande sci. Attore protagonista, nonché inventore di avventure nel Circo Bianco che ne hanno colorito la storia. Non lo ricordiamo per imprese agonistiche pazzesche, ma per il personaggio, guascone quanto ironico, pronto a incazzarsi davanti all’ingiustizia ma sempre disposto a calmiare gli animi in ogni occasione. Dopo l’ultima trasferta cinese, ormai sua seconda casa, era rientrato a Merano perché non si sentiva bene. Una, due operazioni in fretta e furia e poi gli occhi si sono chiusi per sempre, all’età di 60 anni.
Erwin nato a Mattighofen il 24 agosto del 1950 entrò in Nazionale nel ’69. Inventò un sacco di cose, tra le quali le protezioni, caschi aerodinamici. Il suo primo podio in Coppa del Mondo risale al 24 marzo del ’73, nello slalom gigante di Heavenly Valley. Vi fu un secondo episodio l’anno successivo, quel glorioso gigante di Berchtesgaden quando 5 italiani finirono ai primi 5 posti. Vinse Gros davanti a re Gustavo e subito dietro lui, Erwin, alias Cavallo Pazzo. Perché cavallo pazzo? Beh, non ci stupiremo se tra poco dovesse uscire un libro con questo titolo.
Conclusa la carrtiera di atleta è iniziata quella da imprenditore.inventore. Ha inventato il noleggio di qualità con Rent a Sport. E ha portato l’industria italiana dello sci in Cina. Amante delle Maratone (quelle più importanti le ha fatte tutte), ha sempre avuto un senso della solidarietà e della beneficenza fuori dal comune.
L’ultimo brindisi che abbiamo fatto con lui è capitato a Prowinter nell’aprile scorso, quando assieme a Giovanni Migliardi a Dino Palmi, a Roberto Leone e ai collaudatori di Sciare, abbiamo rievocato quell’indimenticabile trasferta avvenuta a Ispo Cina, con la celebrazione dell’Associazione Italiana Skimen e del made in Italy in generale. Foto che abbiamo inserito sul sito proprio due giorni fa, per informare riguardo alla presenza dell’associazione italiana skiman ad Alta Quota. Dannazione, ci mancherai un mondo Cavallo Pazzo!
Dal siti della Fisi il commento del presidente Morzenti: " "Lo ricordo tanti anni fa quando vinse a Limone Piemonte, allora si creò un’amicizia e una stima reciproca – ricorda Morzenti -. La sua è una perdita grave, aveva una grande energia e un modo estroverso e simpatico di affrontare la vita contagiosa, sapeva tenere vivo il mondo dello sci in tutte le sue forme, anche adesso che era ambasciatore del Made in Italy in Cina".
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