L’obiettivo stagionale di un istruttore nazionale, a breve, medio e lungo periodo può essere inteso come il faro guida verso il quale dirigere la propria programmazione di allenamento.
In queste prime righe viene naturale e istintivo pensare che ci stiamo rivolgendo a un tema specifico ovvero l’agonismo ma non è propriamente così. Perché di obiettivi se ne può parlare anche in un settore più scolastico ovvero quello delle Scuole di Sci.
Addentrandoci nella nuova progressione tecnica strutturata dalla Co.Scu.Ma. assieme agli esperti della F.I.S.I., agli Istruttori Nazionali e ai Direttori delle Scuole di Sci possiamo intravedere in maniera limpida ed esplicita che ogni livello tecnico, dall’uno così chiamato introduttivo (curva a spazzaneve) al sette che prende il nome di sportivo (curva Italia), si racchiude un obiettivo tecnico da raggiungere per poter proseguire in modo fluido e costruttivo verso il livello, lo step successivo.
Questo per l’allievo è uno stimolo al miglioramento e al raggiungimento di una soddisfazione che porterà fiducia e sicurezza alla propria sciata e al proprio gesto tecnico.
Quanto detto, a livello di gratitudine, vale anche per il Maestro che vedrà progredire uno sciatore che ha riposto la propria fiducia e il proprio tempo a un professionista della montagna.
È interessante quindi capire che gli obiettivi sono fondamentali, nello sport come nella quotidianità. Perché permettono di creare uno stimolo e una motivazione atta al raggiungimento di un traguardo.
L’allievo quindi quale via perseguirà e quali obiettivi si prefiggerà di raggiungere insieme al Maestro di Sci?
Che si intraprenda l’ora di lezione singola oppure un percorso di medio o lungo periodo lungo tutta la stagione ogni allievo e ogni Maestro sa quale può essere il traguardo da tagliare.
La sfida sarà proprio quella di creare un ambiente di apprendimento favorevole e propositivo. Perché indipendentemente dal periodo di lezione l’obiettivo sarà quello di lasciare un’impronta di fiducia grazie a un miglioramento tecnico.
E che sia in funzione delle proprie abilità e da non sottovalutare anche delle motivazioni, sia intrinseche che estrinseche.
Possiamo analizzare globalmente tre tipi di obiettivi. Quelli di risultato a lungo termine che si protraggono sull’intera stagione, quelli di prestazione quindi a medio termine. Infine quelli di processo, a breve termine, in ogni singola lezione.
Durante i diversi momenti di scuola sci, il Maestro si pone degli obiettivi in relazione all’allievo e al tempo a disposizione (calcolando anche le variabili circostanti). E compie le azioni ideali per poter raggiungere il massimo possibile.
Spesso accade che l’allievo si sorprenda di quanta strada si possa compiere anche in un tempo limitato. E questo fa si che la fiducia e la motivazione acquisita portino a un proseguimento del percorso tecnico e alla frequentazione della stazione sciistica.
Quanto detto, oltre a essere sviluppato all’interno delle Scuole di Sci viene ancor prima proposto e analizzato dagli Istruttori Nazionali. E questo avviene insieme agli aspiranti professionisti durante i corsi di formazione e ai Maestri durante gli aggiornamenti.
Proprio per dare l’imprinting e l’idea di come sia possibile impostare degli obiettivi a qualsiasi livello tecnico e all’interno delle varie fasce d’età per un completamento e un’efficacia di lavoro globale.
(Giacomo Bisconti)
L’obiettivo di un Istruttore