L’incontro a Modena dei Presidenti dei Comitati: ecco le problematiche riscontrare.
Per la prima volta i Comitati Regionali, di loro spontanea iniziativa, si sono incontrati ieri 20 luglio in quel di Modena, con i rispettivi Presidenti per fare il punto della situazione in un momento in cui gli organi federali si stanno preparando per affrontare l’Assemblea elettiva, prevista entro metà ottobre.
Quella nazionale sarà preceduta dalle elezioni degli stessi Comitati sia regionali che provinciali e questo summit, guidato dal coordinatore Gian Franco Zecchini, ha avuto lo scopo di mettere in evidenza le problematiche generali di organizzazione e gestione che coinvolgono un po’ tutti gli organi territoriali.
A raccontare quali sono stati i punti di maggior coinvolgimento è lo stesso Zecchini:
“Abbiamo inizialmente valutato la situazione nazionale e la nostra in quest’ultimo quadriennio, constatando un bilancio di gestione abbastanza positivo. Negli ultimi anni la Federazione è molto cresciuta sia dal punto di vista economico, azzerando tutte le perdite, sia relativamente alla visibilità oggettivamente molto aumentata. Sono state intraprese importanti iniziative che hanno riguardato i CR e le Società, sostenuti con consistenti contributi economici”.
E riguardo al futuro?
In primis, i Comitati Regionali auspicano che i sostegni e l’attenzione al territorio vengano mantenuti e possibilmente con un coinvolgimento sempre maggiore. È assolutamente necessario inoltre un monitoraggio costante e strutturato del territorio, perché non bisogna dimenticare che tutta l’attività sportiva parte dalla base. Di conseguenza gli stessi Comitati devono impegnarsi per rapportarsi con la medesima partecipazione con le società sportive affiliate.
Siamo poi entrati su alcuni dettagli più tecnici. Come l’importanza di prestare maggiore attenzione a tutte le discipline al fine di assicurare una crescita il più possibile omogenea, senza privilegiarne solo alcune. È richiesto poi un maggiore contributo in termini di assistenza per i giudici di gara che in più di un’occasione si sono imbattuti nel nuovo regolamento generando alcune criticità. E ciò vale anche per i Cronometristi anche se non fanno parte della nostra Federazione.
Queste tematiche non vengono affrontate nella Consulta?
È questo uno dei motivi per cui abbiamo deciso di trovarci fuori da questo atto istituzionale. La Consulta è sì un organo consultivo, ma di fatto si riduce a una mera occasione informativa. Ecco perché i Presidenti dei Comitati Regionali rivendicano un ruolo di maggior peso durante questi incontri.
Nella presentazione di questo incontro ci avevate accennato delle problematiche legate ai tre mandati…
Argomento che abbiamo ovviamente affrontato. Il principio è sostanzialmente giusto ma credo che non si sia valutato adeguatamente l’impatto.
Se la legge ha una sua logica relativamente alle cariche nazionali, non risulta calibrata per gli organismi territoriali (Comitati Regionali e Provinciali) sui quali è destinata ad avere pesanti ricadute, considerando che non tutte le FSN e le DSA hanno sul territorio un numero sufficiente di dirigenti sportivi pronti a sostituire quelli che hanno raggiunto i tre mandati e che, quindi, non potranno ricandidarsi alle prossime elezioni. Ciò specie in riferimento ai Consiglieri previsti in numero elevato per ciascun organismo territoriale.
Non dimentichiamo che i dirigenti sportivi della neve he operano sul territorio sono mossi unicamente dalla passione e necessitano di competenze tecniche che si acquisiscono dopo anni anni di lavoro.
Ci saranno altre occasioni di incontro?
L’iniziativa è stata molto utile, per cui sì, riteniamo che ci saranno altre occasioni
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