Lettera aperta di Elena e Adolfo Lorenzi: “Un grazie di cuore per un tributo speciale”.
“Con il cuore colmo di emozione, desideriamo ringraziare tutto il “circo bianco” per l’affetto e la straordinaria vicinanza dimostrata nelle ultime settimane e, in particolare, in occasione della gara di Coppa del Mondo disputata a Levi sabato scorso. È stato un momento unico, che porteremo per sempre nel cuore.
Vedere Lucrezia scendere in pista è stato per noi un gesto di immenso coraggio. La sua scelta di tornare a gareggiare, dopo la sofferta e dolorosa perdita di Matilde, non è stata semplice né immediata. Ha affrontato un percorso difficile, colmo di dubbi e dolore, ma anche di un profondo desiderio di onorare la sorella. Tornare in gara è stata per lei una scelta sentita, un atto d’amore verso Matilde e verso la passione che entrambe condividevano.
Un ringraziamento particolare va alla FIS, alla FISI, alle altre Federazioni, al Centro Sportivo dell’Esercito e, naturalmente, alle compagne di Squadra di Lucrezia e a tutte le altre atlete.
Il nostro pensiero va alle atlete che hanno deciso di scendere in gara portando con orgoglio la fascia dedicata a Matilde. Ogni gesto, ogni discesa, ogni traguardo tagliato con quella fascia ha avuto un valore che va ben oltre lo sport: è stato un atto di solidarietà, di memoria e di condivisione. Avete dimostrato che lo spirito sportivo non si ferma al risultato, ma abbraccia l’umanità e la capacità di esserci l’uno per l’altro nei momenti difficili.
Per noi è stato un onore vedere come il ricordo di Matilde sia stato accolto da un’intera comunità sportiva, trasformandosi in energia positiva e in un simbolo di appartenenza e vicinanza. Il vostro gesto ci ha scaldato il cuore e ci ha dato la forza di affrontare con coraggio questo momento, ricordandoci quanto sia importante costruire legami che vanno oltre la competizione.
Quel semplice gesto ha rappresentato un abbraccio collettivo, un segno tangibile di affetto e vicinanza che ci ha toccato il cuore. Ha trasformato la gara in un tributo straordinario, rendendo la presenza di Matilde viva e concreta, come se il suo sorriso e la sua energia fossero lì, a spingere ogni atleta lungo il tracciato.
Una menzione particolare la dobbiamo a Mikaela Shiffrin, la cui sensibilità dimostra che il grande sport non si misura solo nei tempi e nei podi, ma soprattutto nella capacità di unire e di sostenere. Il suo gesto e le sue parole ci hanno toccato profondamente, ricordandoci che la vera grandezza risiede nei valori umani che lo sport può trasmettere.
Sappiamo che Matilde era lì, presente in ogni discesa, in ogni curva. E sapere che il suo spirito continua a vivere e ispirare è per noi ragione di grande forza e determinazione nel perseguire l’obiettivo della Fondazione Matilde Lorenzi.
Con infinita gratitudine e affetto.”
Elena e Adolfo Lorenzi
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