Apriamo una nuova rubrica denominata Le ricette di Zia Fede e per il debutto la campionessa Azzurra propone il pollo al curry, anzi…
Una precisazione, Federica Brignone non è zia e non v’è alcuna allusione alla classica etichetta che si può attribuire a tale figura. Ma oggigiorno se ti proponi come cuoca dispensatrice di ricette, o sei nonna, ma non è il caso, o sei zia, l’unica ipotesi abbordabile. Comunque quello che sembra pollo in realtà non lo è. Si tratta di polpette indiane al curry. “Perché se faccio il pollo o carne qualcuno in casa salta il pasto” . Sottolinea Federica.
L’importante è sapere che Federica è un po’ la cuoca della squadra, quando, nei ritiri di allenamento, capita di stare in appartamento.
E di condividere gli spazi con le compagne. È molto brava anche con insalate fantasia, perché mamma Ninna è vegetariana e le ha trasmesso tante idee. Ma poiché è scientificamente provato che non puoi vincere la Coppa del Mondo mangiando foglie di lattuga, Fede in cucina ha dovuto farsi da sola.
Allora veniamo al dunque, il pollo al curry. Una seconda precisazione va fatta prima che chiunque segua questo suo consiglio culinario. Al suo fianco, per la preparazione di qualsiasi piatto, c’è il fratello Davide. Che non interviene e non interferisce.
Ma quando nella preparazione accade un imprevisto, tipo un errore di cottura, o nel dosaggio di alcuni ingredienti, è importante avere qualcuno che mantenga la calma.
Si parte, se non altro per non perdere le buoni abitudini, con la ricognizione. Tutti gli ingredienti vanno disposti sul piano cucina, possibilmente collocati in ordine di utilizzo. Si scelgono le padelle più idonee ed anche la scelta del grembiule ha la sua importanza. Ogni tipologia di piatto ne ha uno adeguato.
La ricetta prevede due manche. La prima è dedicata alla preparazione delle polpette di pollo. Si usa farina di ceci, zenzero grattugiato, un cucchiaino di bicarbonato, un po’ d’olio, un po’ d’acqua, parmigiano e yogurt. Il tutto viene impastato e messo in forno. Diciamo, per un po’.
La seconda manche è più filante. In una padella antiaderente si versa latte di cocco con il curry e la curcuma. Tale intingolo va fatto asciugare un pochettino. Quando le polpette sono pronte, si tolgono dal forno e si mettono in padella. Cinque minuti di spadellata e il gioco è fatto.
Le interviste a fine piatto.
Fede, è stata dura?
“Non è stato un piatto difficile. L’anno scorso con il salmone alle erbe ho penato di più”
Il momento più difficile?
Mi è mancato l’appoggio quando ho versato il curry per cui forse ho esagerato con la dose. Ma poi ho recuperato con lo spadellamento
Quanto è importante la preparazione?
È fondamentale. Senza non vai da nessuna parte. L’estate scorsa in sud America ci abbiamo dato dentro di brutto in appartamento.
E la scelta dei materiali?
Anche quella fa la differenza. Io per questo piatto ho scelto una padella con diametro di 28 centimetri realizzata in acciaio vetrificato antiaderente. Un materiale molto resistente e di elevata qualità. Eravamo indecisi se usare quella da 24, ma bisogna sempre rischiare un po’. È andata bene dai.
Cos’è successo quando hai tentennato dopo avere tolto le polpette dal forno?
Non lo so, vedrò più tardi al video. Davide dice che mi era caduta una goccia d’olio. Devo aver appoggiato il piede esterno proprio lì.
Una dedica?
A tutte quelle persone che in questo periodo hanno bisogno di un sorriso
Federica per questo piatto ha vinto anche un premio. Glielo spediranno a casa.