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Le Guide del Cervino Cazzanelli e Ratti firmano il trittico del Freney

François Cazzanelli e Francesco Ratti, le due giovani guide alpine del Cervino, hanno firmato la ripetizione estiva de il trittico del Freney, che fu di Renato Casarotto (in invernale).

A distanza di 38 ann, sono partiti mercoledì 29 luglio dal fondo valle, dalla Val Veny, dalla frazione di Freney, dove inizia il sentiero per il rifugio Monzino. E dopo 46 ore sono arrivati al Combal, dove parte il sentiero per il rifugio Gonnella.

E sono rientrati il 31 luglio con l’obiettivo, centrato, di effettuare questo concatenamento, estremamente tecnico, nel periodo estivo e il più velocemente possibile.

Senza soluzione di continuità, Cazzanelli e Ratti hanno percorso la via Ratti-Vitali sulla parete ovest dell’Aiguille Noire de Peutèrey, la via Gervasutti-Boccalatte al Picco Gugliermina. Dove hanno bivaccato sotto un grosso sasso a causa dell’arrivo di un temporale che non gli ha dato la possibiltà di riposare come avrebbero voluto.

Il giorno seguente, hanno proseguito per la via Bonington al Pilone Centrale del Frêney, per giungere poi in vetta al Monte Bianco dove hanno continuato fino al rifugio Gonnella. Dopo una breve sosta, sono ridiscesi per il Combal arrivando alle 23 del 31 luglio al punto di partenza.

Il livello di difficoltà, in arrampicata nel periodo estivo, per questo concatenamento si aggira tra il TD e il TD+ (forti difficoltà alpinistiche su roccia e ghiaccio), con enormi dislivelli in salita per raggiungere gli attacchi, per gli spostamenti, per le discese.

Mentre quello di Cazzanelli e Ratti è a tutti gli effetti un concatenamento effettuato il più velocemente possibile ed in estate. Ai suoi tempi, Casarotto insistette perché si parlasse, nel suo caso, di “trittico”. Effettuato in inverno e in solitaria, con la filosofia del vivere la montagna come una simbiosi perfetta tra Uomo e Natura.

Le due imprese si discostano quindi molto per concetto e per la stagione che, offre condizioni completamente differenti.

Oggi l’alpinismo e gli alpinisti sono cambiati, così come il materiale, il clima e le stesse montagne. Non è invece cambiata la voglia di esplorare e di misurarsi con se stessi, nei modi ad ognuno più congeniali.

Sulle spalle il minimo indispensabile. Uno zaino a testa con viveri, sacco a pelo, il loro stile leggero e un affiatamento che rende ogni loro impresa unica.

Le Guide del Cervino Cazzanelli e Ratti

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).