L’elvetico Carlo Janka ha fatto registrare il miglior tempo (1’50″20) nel primo training della discesa di Lake Louise davanti all’armata austriaca. 14 i centesimi di vantaggio su un quartetto austriaco guidato da Matthias Mayer che ha tagliato il traguardo 20/100 prima del compagno di squadra Vincent Kryechmayr. Poi l’americano Ryan Cochran-Siegle (+0,51) che con il 31 ha rotto un po’ l’entusiasmo del Wunderteam ponendosi davamti a Max Franz +56/100 e a Otmar Streidinger a +0,58/100.
Carlo Janka ha fatto la differenza nel tratto centrale dove è stato nettamente il migliore, mentre il miglior parziale nel primo tratto porta la firma del francese Nils Allegre.
Il migliore Azzurro sulla pista canadese si è rivelato Emanuele Buzzi, a +1″82, poco meglio di Mattia Casse che ha chiuso con un gap di 1″95, mentre sono molto indietro gli altri Azzurri: Dominik Paris ha un ritardo di +2″62, Peter Fill appena dietro a +2″78. Infine Federico Simoni, col pettorale 73 ha terminato col ritardo di 4″18.
Emanuele è rimasto sotto al secondo di ritardo fino ai primi 55 secondi di gara, poi ha continuato a perdere fino al traguardo.
Quindi, nell’ordine, Theaux, Kilde, Baumann, i francesi, Raffort, Allegre e Muzaton, Giezendanner, (buona dunque la prova di squadra transalpina – 6 nei primi 14). Poi Reichelt, Clarey e Waldner. Poi Neumayer e Dankelmayer, austriaci pure loro. Quindi troviamo 7 autriaci nei primi 19! Anche se poi bisognerà attendere eventuali squalifiche, visto che spesso, specie nella prima prova, si verificano salti di porta. Senza contare le tattiche di alcuni che frenano negli ultimi 50 metri prima del traguardo.
Tra i probabili protagonisti di sabato, Kjetil Jansrud, che ha corso un po’ in difesa concludendo a 1″36.
La pista è circa 3 secondi più lenta rispetto allo scorso anno, quando nella prima prova fu Innerhofer a far segnare il best time con 1’47″57
Domani seconda e ultima prova in vista della gara, poiché il training di ieri era saltato per via di nuvole basse che impedivano all’elisoccorso di poter prendere il volo nella parte alta.
La prova è stata a lungo interrotta per la caduta nella zona centrale del cileno Henrik Von Appen, pettorale 61.
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