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La gara di sci più vista su Rai? Sorride Gugu Bosca!

La gara di sci più vista su Rai? Sorride Gugu Bosca! Abbiamo intercettato i dati relativi ai telespettatori che si sono gustati le gare dal divano di tutto l’inverno.

I dati da considerare sono due: il numero delle persone davanti al televisore e lo share che indica il rapporto percentuale tra gli ascoltatori di un canale televisivo e il totale degli ascoltatori che stanno guardando qualunque altro programma sulle diverse reti. Indubbiamente è questo il dato più significativo. Ebbene, qual è stata la gara più vista?

Non ci sono dubbi, il primo superG di Garmisch del 27 gennaio scorso,

vinto a sorpresa dal francese Nils Allegre che concluse con un vantaggio di soli 18/100 sul nostro Guglielmo Bosca. Il numero di telespettatori ha sfiorato il milione: 977mila con uno share pari al 10,65%. È uno dei rari in casi in cui la gara è stata trasmessa sia su Rai 2 che, in contemporanea, sul canale 58.

Nella stessa mattina Cortina ospitava le sue gare veloci. In questo caso lo share è stato superiore, pari all’11,15% con 693mila spettatori. Questa gara può anche aver dato lo slancio al superG di Garmisch.

Le gare italiane sono andate nel complesso molto bene. La seconda manche del gigante dell’Alta Badia ha registrato una media di 955mila telespettatori per uno share di 6,59. Da considerare che la gara era partita alle 13:30 e si è trovata a fare a cazzotti nientemeno che col TG1.

Bene anche la discesa della Val Gardena vista da 729mila persone con l’8,83 di share e quella di Bormio del 28 dicembre, quindi in mezzo alle vacanze di Natale: 683mila telespettatori con il 7,36 di share.

Non siamo così distanti dai dati relativi alla discesa sulla Streif di Kitzbühel che ha registrato 772mila telespettatori di media e uno share dell’8,46. La discesa Regina dello sci è stata battuta nella sua media dal SuperG femminile di Crans Montana (domenica 18 febbraio) che ha avuto un bel 9,47. Più spettatori ha avuto delle kermesse austriaca, ha avuto la discesa di Kvitfjell, ben 822 mila con il 7,40 di share.

Bei numeri anche per il gigante femminile di San Vigilio: 862mila e 6,79 di share (6,92 nella prima manche).

La gara che soffre un po’ è lo slalom in notturna di Madonna di Campiglio, circa 200mila telespettatore con l’1% di share, ma è chiaro che con la seconda manche che inizia alle 20:45 va a scontrarsi con la prima serata di tutti i canali televisivi.

In definitiva il disegno che ne viene fuori sembrerebbe abbastanza chiaro: il settore maschile, che ha molti meno leader rispetto alla squadra femminile, è comunque più seguito. È evidente che prevale l’aspetto sportivo: guardare all’opera un fenomeno come Marco Odermatt, non c’è che dire, fa una certa audience! Di contro le nostre stars Brignone, Goggia e Bassino sono garanzia di una media elevata più costante.

Se qualcuno si chiede quali fossero i numeri ai tempi di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, certamente erano più alti, ma il paragone è inammissibile: in quel periodo non esisteva il digitale e c’erano molte meno Tv che trasmettevano le gare. Rai in Italia, si scontrava con TeleMontecarlo e in alcune zone con Tele Capodistria e la Tv Svizzera italiana, ma la portata di oggi di Eurosport è decisamente superiore.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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