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La condanna del comitato paralimpico sulla guerra, atleti ucraini senza attrezzature!

La condanna del comitato paralimpico sulla guerra, atleti ucraini senza attrezzature!
Il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) si è unito al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nel condannare la violazione della tregua olimpica da parte della Russia in vista dei Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022.

La tregua olimpica è stata adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 dicembre 2021 per consenso di tutti i 193 Stati membri ed è co-sponsorizzato da 173 Stati membri, inclusa la Russia.

La tregua olimpica è iniziata prima dell’inizio dei Giochi Olimpici Invernali il 4 febbraio 2022 e termina il 20 marzo, sette giorni dopo la chiusura dei Giochi Paralimpici Invernali.

La pratica dei leader mondiali di adottare la Tregua Olimpica ha una lunga storia. L’attuale risoluzione “invita tutti gli Stati membri a cooperare con il CIO e l’IPC nei loro sforzi per utilizzare lo sport come strumento per promuovere la pace, il dialogo e la riconciliazione nelle aree di conflitto durante e oltre il periodo dei Giochi Olimpici e Paralimpici.

A parlare è Andrew Parsons, presidente dell’IPC, che ha dichiarato: “Questa è una situazione davvero orribile e siamo molto preoccupati per il nostro Comitato Paralimpico Nazionale e gli atleti para ucraini.

La nostra priorità assoluta in questo momento è la sicurezza e il benessere della delegazione ucraina, con la quale abbiamo un dialogo regolare. Oggi ho parlato con Valeriy Sushkevych, il presidente del Comitato Paralimpico ucraino, che mi ha informato che i suoi atleti Paralimpici desiderano gareggiare a Pechino, tuttavia portare la squadra a Pechino sarà una sfida mastodontica.

Valeriy Sushkevych, il presidente del Comitato Paralimpico ucraino,e Andrew Parsons, presidente dell’IPC

“Un aspetto chiave della Tregua è garantire il passaggio, l’accesso e la partecipazione in sicurezza di atleti, funzionari e tutte le persone accreditate che prendono parte ai Giochi. Dobbiamo trovare una soluzione il prima possibile in modo che la delegazione ucraina possa viaggiare da e verso i Giochi in sicurezza.

I leader mondiali devono rispettare il loro impegno per la tregua olimpica, in particolare gli Stati membri che sono co-sponsor della risoluzione.
Alcuni responsabili della delegazione ucraina sono già a Pechino e ovviamente sono alquanto disperati e in lacrime.

Il problema maggiore è che la maggior parte delle attrezzature degli atleti sono all’aeroporto di Kiev ma bloccati in un hangar e sarà alquanto difficile che un aereo possa decollare per Pechino.

Alcuni atleti si trovano a Livigno in allenamento, ma non hanno ancora avuto direttive precise se potranno partire.

A Pyeongchang l’Ucraina si è classificata sesta nel medagliere con 22 medaglie vinte 7 delle quali d’oro, 7 d’argento e 8 di bronzo, quindi stiamo parlando di una delle nazioni più forti al mondo.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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