Sono mesi che si parla dei milioni di euro di ristori stanziati dal Governo per il comparto montano, ma finora ancora non è arrivato nulla. E ancora bisognerà attendere. Oggi però si è fatto un ulteriore passettino in avanti in questo iter burocratico molto simile a un labirinto mitologico.
La Commissione europea ha infatti approvato in data odierna il pacchetto di misure italiane del valore di 430 milioni di euro per compensare i danni subìti dagli operatori degli impianti di risalita a causa della pandemia e della conseguente loro chiusura dal 4 dicembre 2020 al 30 aprile 2021.
Ne dà notizia l’assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, c.
I 430 milioni di euro saranno destinati per gli indennizzi degli impianti di risalita, applicando il metodo già utilizzato in Francia. E che si basa sul calo del fatturato tra le stagioni invernali 2019/2020. Tali risorse saranno assegnate direttamente dallo Stato alle singole società di impianti. Da ricordare che, bontà loro, in Francia i soldi sono arrivati praticamente subito! Ma è evidente che il nostro ordinamento obbliga a passaggi decisamente più impervi e dunque lunghi. Quando arriveranno queste risorse ancora di preciso non si sa. Si spera entro ottobre.
“È questo un ulteriore e fondamentale passo – commenta l’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori – per indennizzare il comparto della montagna, messo in ginocchio dalla chiusura degli impianti sciistici lo scorso dicembre 2020“.
“Siamo ormai agli ultimi passaggi formali – continua Sertori – per concretizzare quanto promesso ad aziende, lavoratori e a tante famiglie, costretti all’inattività durante la stagione invernale passata. Le risorse messe a disposizione consentiranno ai vari operatori, inoltre, di affrontare le necessità economiche future con maggiori capacità e ottimismo“.
“Ringrazio il ministro Garavaglia – continua – che, oltre ad aver ascoltato all’indomani del blocco dell’apertura degli impianti i singoli rappresentanti di categoria, ha attivato una stretta collaborazione con le Regioni per raggiungere l’obiettivo. L’impegno congiunto resta quello di monitorare sui tempi per far sì che le attività percepiscano a breve le risorse“.
Soddisfazione piena anche per Anef per voce della presidente Valeria Ghezzi: “Un grande successo che premia il lavoro fatto da ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, da gennaio ad oggi a fianco del Governo e in particolare con il Ministro Garavaglia.
L’erogazione dei 430 milioni di euro al settore sciistico nazionale è stata possibile grazie un impegno davvero trasversale in Parlamento e alla collaborazione concertata e costruttiva tra gli operatori del comparto e la politica, che ha compreso le enormi difficoltà delle aziende del settore impianti a fune.
Ma ora, per tornare alla tempistica, o meglio, ai prossimi passi, cosa deve accadere per l’erogazione?
Ora serve – risponde Ghezzi – un decreto attuativo che permetta l’erogazione di questi fondi con la massima urgenza. Ci sono ormai molte aziende in una grave crisi di liquidità che meritano di essere aiutate e che hanno il diritto di ricevere il giusto indennizzo per il danno subito.
Sono risorse indispensabili per permettere agli impianti di procedere con gli investimenti necessari e arrivare così pronti alla prossima stagione invernale, che sarà decisiva per la ripresa delle nostre montagne e di tutte le attività economiche correlate“..
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