Martedì sera prossimo, nella Sala Taulac a Pieve di Livinallongo si riunirà il comitato al grido di “Ju le mán da nosta tiera” per dire no al collegamento sciistico Arabba-Cortina.
È questo lo slogan coniato da chi ha deciso di costituire un comitato popolare per battersi contro tale progetto. Un movimento che fin da subito si metta di traverso contro la costruzione di impianti e di piste previste tra il Setsass e il Col di Lana.
Un’accelerazione provocata dalla recente dichiarazione rilanciata dall’Assessore Regionale Federico Caner riguardo al progetto, per il quale la Regione sarebbe disposta a stanziare 100 milioni di Euro. A questi si aggiungerebbero fondi importanti dei privati. Sopratutto alcuni gestori di impianti di Cortina d’Ampezzo, molto attratti dall’operazione.
In realtà il Sindaco di Livinallongo, Leandro Grones, appena venuto a conoscenza del progetto non aveva perso tempo per esternare tutta la sua contriarietà in un post su facebook: “Fantascienza allo stato puro” È un tracciato improponibile perché ricompreso in un’area di Rete Natura 2000, nel Parco della Memoria della Grande Guerra”.
E nell’area archeologica del Castello di Andraz e in quella di Dolomites Unesco. Quei luoghi di rara bellezza ambientale, naturalistica e paesaggistica, che custodiscono i tesori archeologici della nostra millenaria storia. Ma anche migliaia di giovani soldati che non fecero più ritorno a casa. Mai e poi mai le ruspe calpesteranno quei luoghi che meritano rispetto e silenzio».
Da lì a creare fermento tra i suoi concittadini è stato un attimo.Tanto è vero che martedì nascerà questo comitato con l’intenzione di darsi un’organizzazione più forte possibile.
Sul Corriere delle Alpi si legge in un intervento di Demmi Dorigo, uno dei promotori: “Questo progetto è stato calato dall’alto, senza tenere conto dell’opinione dell’amministrazione comunale attuale e nemmeno dei quelle passate, che si erano già espresse contro», spiega Dorigo. «Ma soprattutto della popolazione residente, alla quale non è mai stato chiesto se fosse favorevole o contraria”. Dunque, via libera la comitato Ju le mán da nosta tiera