Jack e Ryan: “Non abbiamo perso l’oro, ma vinto l’argento!”
Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli al traguardo del gigante paralimpico.
Jack: “eh sì, l’oro non è arrivato, ma credo che abbiamo fatto due belle manche. La lettura della gara però è molto semplice: loro sono stati più bravi! Non mento, un po’ la cosa scoccia, io ero qui per l’oro, ma non si può sempre volere e pretendere tutto. La prenderemo come un grande insegnamento per il futuro: un secondo dopo la prima manche, due secondi e mezzo di ritardo dopo la seconda. Qualcosa abbiamo indubbiamente sbagliato noi, qualcosa hanno tirato fuori loro dalla manica.
Comunque, ragazzi, stiamo parlando di una medaglia d’argento e della terza medaglia, quindi direi che non possiamo certo lamentarci. Ripeto, la prenderemo come un grande insegnamento e come sprone a lavorare ancora più duramente.
Il mio approccio alla gara è molto diverso rispetto a 4 anni fa e con Ryan stiamo lavorando molto bene per migliorare, per cui sono migliorato tanto. Ma anche gli altri, e in rapporto sono cresciuti più di me. Adesso ce la giochiamo alla pari, una volta può andare bene a me, una volta agli altri. E così è anche più bello. Noi siamo soltanto noi e pochissimi altri che vincono con 8 secondi di vantaggio. Oggi è tutto al limite e lo sarà sempre di più. Oggi a noi è andata male e bene per Aigner. Io ho tantissimo da crescere e migliorare per cui d’ora in avanti la battaglia sarà sempre più emozionante.
Comunque sulla gara di oggi ci ragionerò ancora un po’ sù. Temo di non aver dto proprio tutto ogni tanto ti fai prendere da troppi ragionamenti, ho un oro, un argento chi me lo fa fare di rischiare troppo…
Questo è sbagliato, bisogna sempre sciare al limite mettendo in conto anche di sbagliare, perché poi, se arrivi in fondo e sei secondo, l’amaro in bocca ce lo hai lo stesso. Adesso ci rimane lo slalom, ci riproveremo!
Andrea Ravelli: Aigner ha fatto sicuramente una prova incredibile, credo anche oltre ogni aspettativa. Sono riusciti a mettere quella marcia in più nei passaggi più critici dove hanno guadagnato il tempo sufficiente per finirci davanti.
Mi sono molto piaciute le parole di Giacomo perché dimostra di avere acquisito una mentalità ancora più matura. Ritenere che gli altri sono forti e che dobbiamo prenderne coscienza e insegnamento non è da tutti. E sarebbe da stupidi non capire che questa gara non è stata da insegnamento. Avessimo sbagliato non devi nemmeno farci su troppi ragionamenti. Per cui l’argento ci manda un messaggio molto chiaro: per rimanere al passo bisognerà lavorare sempre più duramente e non cullarsi sulle vittorie finora conseguite. Comunque, ripeto, è una argento, siamo stati grandi!
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