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Infortunio grave per Sofia Goggia, sospetta frattura di tibia e perone

Dalla pista Casola Nera di Pontedilegno arriva una notizia davvero brutta: Sofia Goggia cade in allenamento e si rompe tibia e perone.
È accaduto questa mattina dove Sofia si stava preparando per i prossimi appuntamenti di Coppa, reduce dalla bella prestazione nel gigante di Kronplatz chiuso al quinto posto.

In una discesa di gigante ha inforcato una delle ultime porte del tracciato con la gamba destra ed evidentemente l’impatto è stato così forte da procurare l’infortunio.

Ora si attende la comunicazione ufficiale da parte della commissione medica della Fisi, presieduta dal dottor Andrea Panzeri

che non ha ancora effettuato una diagnosi (incidente confermato dall’ufficio stampa Fisi), ma quanto riportano con una certa sicurezza il Corriere di Brescia e l’Eco di Bergamo, i primi a darne notizia, non lascia tanto spazio al dubbio.

Dopo i primi immediati soccorsi un elicottero s’è levato alla volta del Galeazzi di Milano

Questa ragazza davvero non ha pace, colpita da una serie infinita di infortuni che ne hanno limitato chissà quanti successi oltre a quelli conquistati in carriera.

Ovviamente la stagione di Sofia si chiude qui con tanto di addio alla Coppa di discesa, specialità dove indossa il pettorale rosso di leader con 89 punti di vantaggio sull’austriaca Stephanie Venier.

In aggiornamento

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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