Inferno Mürren: Menozzi Piacentini del Team Italia vince il secondo Diamante. 1.850 super appassionati, atleti amatori, di 19 nazioni hanno partecipato all’Inferno di Mürren, storica gara multidisciplinare che si disputa nella culla della competizione dello sci. Nata nel 1928, l’Inferno è una delle più antiche gare che naturalmente ha subito nel tempo alcune modifiche. Quasi 15 i km della pista che parte dalla vetta dello Schilthorn a 2970 metri con 2.170 metri di dislivello organizzata oggi dall’associazione internazionaleInferno-Skirennen Mürren, ma partorita dall’iniziativa dello sci club Mürren e Lautebrunner.
L’idea era quella di dare vita a una discesa libera amatoriale ma poi ha ampliato i suoi orizzonti per renderla ancora piò “infernale”.
L’edizione che si p da pochi giorni conclusa, ha infatti previsto un programma distribuito su quattro giornate con una prova di sci di fondo nel paese di Mürren, un gigante su una pista “verticale” e la Downhill che è l’Inferno vero e proprio. Proprio come Sir Arnold Lunn l’aveva ideata, ovvero, partenza dal Piz Gloria e arrivo a Lauterbrunnen.
Quest’anno la mancanza di neve nella parte bassa ma anche i cantieri attivi per la costruzione della funivia che da Birg collega il Piz Gloria, hanno costretto gli organizzatori a ridurre il percorso. Si è partiti, dunque appena sotto Birg e si è conclusa a Winteregg .
Il tracciato, visto la nevicata di venerdì e la temperatura non propriamente invernale, si è dimostrata proprio un Inferno, con gobbe, scalini e asperità molto accentuate e pericolose, che hanno sottoposto i 1850 partecipanti ad un vero e proprio supplizio .
La gara femminile e’ stata vinta da Tanja Brawand con il tempo di 6’40”52
In campo maschile, purtroppo non è riuscito il bis all’italiano Alexander Zöschg, già vincitore nel 2024, che è stato superato dall’incredibile svizzero Kilian Burri con il tempo di 5’45”37. Ovvero soltanto 2″28 di differenza dopo 14 km! Alex ha comunque vinto nella categoria Senioren 1..
Prima di lui solo un altro italiano aveva vinto l’Inferno Rennen, il compianto Giovanni Marciandi, grande maestro di sci in quel di Courmayeur, padre di Silvia e Paola, campionesse di sci degli anni 70’.
Il Team Italia, pur con tutte le difficoltà di percorso, ha portato tutti i componenti al traguardo, stanchi ma felici per questa avventura. Ma la squadra non è tornata a casa a mani vuote:
il caposquadra Maestro di sci ed allenatore Ettore Menozzi Piacentini, detto Chico (classe ’60), ha ricevuto il secondo Diamante
quale unico Italiano nella storia dell’ Inferno a fregiarsi di questo titolo. Si tratta di un riconoscimento composto da un minimo di 12 gare completate e 20 punti totali conquistati.
Il Team Italia aveva partecipato nel week end precedente, sempre in Svizzera, alla Belalp Hexe Rennen.
Giornata magnifica , pista ridotta ma ben preparata, il tutto contornato da goliardia e divertimento. Il team Italia,, pur in forma ridotta era presente alla competizione con 8 partecipanti, che si sono dimostrati all’altezza della manifestazione . Dallo scorso anno il Team ha le proprie quote rosa.
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