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In ricordo di Matteo Cottardo, foto-videomaker di Prove Libere Tour, scomparso a 28 anni!

Matteo Cottardo era il mare e la montagna. Gli piaceva rispecchiarsi in questi due elementi essenziali della vita. Li raccontava attraverso la sua arte, la fotografia e la filmografia. Una passione, un lavoro preso sul serio e la capacità di arrivare al cuore e agli occhi della gente attraverso i suoi racconti. Quelli che non hanno bisogno di didascalie, perché chi sa fotografare, chi sa filmare ha questo dono benedetto. Che si concentra non sul chi o sul cosa ma sul come.

Le occasioni del suo girovagare lo hanno fatto incontrare con il Pool Sci Italia che ci ha messo davvero poco a convincerlo a entrare nel team di Prove Libere Tour. Un rapporto nato nel 2019, interrotto dal covid e ripreso a pieno regime con la bellezza di 12 tappe la stagione scorsa. Matilde Gava che per il pool cura il marketing, era il suo punto di riferimento per costruire ogni volta una storia diversa. Un compito difficile perché alla fin fine le cose da riprendere sono sempre quelle.

Gli sci da testare, un villaggio fatto di tende gonfiabili e appassionati divertiti. Eppure, Matteo riusciva sempre a trovare qualcosa di diverso. Bastava un piccolo particolare per offrire una versione che nulla aveva a che fare con quella precedente. Dentro a quello zaino c’era un ben di Dio. Apparecchiature di ultima generazione, droni piccoli, grandi e medi. Matilde racconta che ogni tanto spariva. «Dov’è Matteo, dov’è Matteo?».

Quando aveva materiale sufficiente per il suo storytelling scappava per scaricare tutto il girato in un computer potentissimo. E con la post produzione traduceva quello che aveva visto e immortalato in un movie mai banale. Purtroppo, dobbiamo usare il passato, perché Matteo Cottardo se n’è volato via a 28 anni, vittima di un incidente stradale nei giorni di Natale. Un dolore straziante che ti porta a urlare quel «Non è possibile, non è vero» strozzato in gola.

Un grido di disperazione che continua a rimbalzare come un’eco da una vetta all’altra fino a disperdersi nell’orizzonte del mare. Nel nulla, nell’infinito. Infinito come il bene che tutti i suoi amici gli hanno sempre voluto e che mai potrà andarsene via. Ci uniamo al dolore della sua famiglia, di chi ha avuto l’onore di conoscerlo e a quello del Pool che per decisione del suo presidente Corrado Macciò, su richiesta di tutti gli uomini azienda impegnati nel Tour e di Matilde, ha annullato immediatamente la tappa che avrebbe dovuto esserci ad Alleghe tra Natale e Capodanno.

Prove Libere Tour è un festa, basta vedere i video di Matteo per accorgersene.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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