Impressionante! Marco Odermatt vince il superG di Bormio con un’azione che passerà alla storia!
Spulciamo pure negli archivi della storia della Coppa del Mondo ma trovare una prestazione simile a quella portata a termine da Marco Odermatt nel superG di Bormio è davvero dura! Forse Klammer o Killy. Nessun riferimento o paragone con le carriere di questi due miti, ma solo al modo di affrontare la gara.
Non si può neanche ipotizzare nella teoria della fisica una discesa del genere perché la scienza non può capire quanto coraggio possa avere un atleta. E quello messo in pista dal fenomeno elvetico è stato qualcosa di eccezionale. È riuscito a trovare soluzioni non preventivabili con la semplice ricognizione. L’istinto, la capacità di far fare agli sci quello che vuole lo ha premiato su un tracciato difficilissimo. Un terreno piastrellato di marmo ancor più della discesa di ieri.
Kilde deve averlo visto perché quando è toccato a lui ha costantemente cercato di superare i suoi limiti e questo lo ha portato a incassarsi in un paio di occasioni, errori che ha pagato con l’ottavo posto a 2″15 da Marco.
Un risultato scioccante quanto l’annuncio che al termine dell’inspection ha dato Matthias Mayer che ha deciso di mettere gli sci nella sacca per sempre! Non lo aveva detto a nessuno, ne alla moglie, tanto mento al suo compagno di camera Vincent Kriechmayr, il vincitore di ieri che ha mancato la doppietta per 64/100. Ha rischiato anche lui tantissimo perché sul ghiaccio si trova a meraviglia, ma superare l’elvetico era materialmente impossibile!
Sul podio c’è una bellissima sorpresa: Loic Meillard! Che sciasse preciso e pulito lo sapevamo, ma che avesse anche lui un pelo del genere lo scopriamo solo oggi. L’elvetico ha fatto inconsapevolmente un bello sgambetto ad Alexis Pinturault che è tornato a pennellare ogni curva con una pulizia stupefacente. 1″40 il ritardo del francese, superiore di soli 18/100 rispetto a Loic ma equivalente a un quarto posto, ottenuto davanti a James Crawford, poi diventato quinto quando Daniel Hemetsberger si è presentato in pista in una delle sue giornate migliori: quarto a +1″36-
I nostri ci hanno provato ma è andata male. Dominik Paris, col pettorale uno si è arreso quando si è accorto che per arrivare sani e salvi al traguardo è necessario avere una sicurezza dei propri mezzi diversa. È andato lungo ma in altri momenti avrebbe cercato di rimediare. Domme non c’è né tecnicamente né con la testa. In queste condizioni meglio tirare su il piede e cercare la situazione migliore per fare reset e provarci quando si recupera un minimo di serenità. Quella che ha Mattia Casse (28esimo), ma il piemontese ha commesso un erroraccio nella parte iniziale perdendo quota e decimi irrimediabili. Risultato da dimenticare con un ritardo di +3″72.
Christof Innerhofer ha sciato molto bene fino a metà, poi, quando la fatica ha iniziato a infiammare i muscoli si è affidato a una intraversata dietro l’altra nel terzo settore perdendo velocità: +2″80 il suo ritardo, 19esimo posto, il migliore dei nostri.
Quasi mezzo secondo più veloce di Giovanni Franzoni (+3″38) la cui tabella di marcia sta seguendo le tappe. Anche oggi è riuscito a migliorare, con la 22esima piazza, il suo best result in carriera.
Matteo Franzoso stava facendo corsa parallela a quella di Giò, ma ha commesso un errore che lo ha disarcionato nel terzo settore. Matteo Marsaglia con +3″62 è 25esimo, mentre Florian Schieder paga +3″83.
Può darsi che abbia patito la lunga attesa allo start perché prima di lui l’elvetico Urs Kryenbuehl è rimasto fermo in mezzo alla posta tenendosi il ginocchio. Quello che ha già subito un sacco di guai. Nessun errore tecnico, dev’essere partito il crociato (crediamo noi) solo per lo sforzo. Davvero sfortunatissimo!
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