Il libro “La nuova legislazione sulla sicurezza nelle discipline sportive invernali”.
Nei giorni scorsi si è tenuto a Milano, sulla splendida terrazza panoramica di Copernico Isola S32 un incontro, per la presentazione del libro “La nuova legislazione sulla sicurezza nelle discipline sportive invernali”, a cura di Enrico Ballardini e Gabriella Cesari, edito da Giuffrè.
Si tratta di una pubblicazione molto articolata sull’argomento sicurezza in montagna, nato dopo l’incontro dello scorso ottobre avvenuto a Rovereto al cospetto di esperti del settore.
“La nuova legislazione sulla sicurezza nelle discipline sportive invernali”
di fatto è il primo volume in Italia che si occupa delle novità normative. Iniziativa editoriale nata su impulso dell’Associazione roveretana per la giustizia e sostenuta da ITAS Mutua e Trentino Sviluppo.
Un testo scientifico importante per tutto il vasto mondo che ruota attorno all’universo dello sci alpino perché per la prima volta in Italia commenta le novità introdotte dal decreto legislativo 28 febbraio 2021, numero 40, provvedimento che ha previsto – tra gli altri – l’ormai noto obbligo assicurativo per chi scende in pista e il divieto di sciare in stato di ebbrezza.
“Una legge – ha chiarito in apertura l’avvocato Enrico Ballardini –
che impatta in maniera significativa non solo sul mondo dello sci, ma soprattutto sulle economie di tutte le località sciistiche italiane.
Solo noi in Italia, infatti, abbiamo norme così stringenti e ciò rischia di penalizzarci rispetto ad altri territori nella scelta dei turisti su dove trascorrere le proprie vacanze invernali. Ecco perché – ha concluso Ballardini – al di là degli aspetti giuridici, questa legge impone a tutti gli attori che vivono dell’indotto dello sci di unire le forze e muoversi compatti”.
Il testo presentato a Milano ha visto la luce per iniziativa dell’Associazione Roveretana per la Giustizia anche grazie all’importante sostegno di ITAS Mutua, la compagnia assicurativa trentina che, l’inverno scorso, ha colto le opportunità introdotte dal decreto 40 per proporre agli sciatori una innovativa polizza “instant” a copertura della responsabilità civile, “ITASnow”.
“ITAS – ha chiarito l’amministratore delegato e direttore generale della Compagnia Alessandro Molinari,
portando il suo saluto – è nata 200 anni fa in mezzo alle Alpi e dunque sostenere lo sport alpino per noi è un fatto naturale.
Alessandro Molinari. AD di Itas con l’avvocato Enrico Ballardini
È vero che il decreto introduce costi ulteriori per gli sciatori, ma è anche vero – ha osservato Molinari – che in Europa il grado di coperture assicurative delle famiglie è molto più ampio rispetto all’Italia. Il legislatore italiano ha voluto introdurre un obbligo assicurativo per colmare questo divario e credo sia andato nella giusta direzione. Queste polizze “instant” – ha concluso l’AD di ITAS – per noi rappresentano una attività di contorno, non certo un core business, ma hanno il grande pregio di diffondere una cultura assicurativa che in Italia è ancora molto sottovalutata”.
Presente all’incontro anche la FISI nazionale, rappresentata dalla segretaria generale Loretta Piroia che ha ricordato il “gioco di squadra” fatto in Parlamento insieme ad ANEF nelle fasi di definizione dei contorni del decreto 40, proiettando poi lo sguardo verso le Olimpiadi 2026. “Il movimento sciistico italiano sta crescendo bene e i risultati lo dimostrano. Credo che questo rappresenti un buon viatico in vista dell’appuntamento olimpico che si avvicina a grandi passi”.
Oltre ad ITAS, l’altro grande sostenitore del testo presentato a Milano è stato Trentino Sviluppo,
la società controllata dalla Provincia di Trento che rappresenta il braccio operativo dell’ente pubblico nel settore degli impianti a fune trentini.
Il vice presidente Albert Ballardini (qui sopra, nella foto) ha rimarcato “l’importanza di questo libro per approfondire i temi legati alla sicurezza sulle piste. Anche per Trentino Sviluppo, azionista di molti impianti in provincia di Trento, la sicurezza è divenuta infatti negli anni un elemento cruciale del business, poiché sempre più spesso, quando uno sciatore si infortuna, quasi in automatico fa causa agli impianti, appesantendo l’attività di impresa. Le nuove norme introdotte dal decreto 40 – ha concluso Ballardini – speriamo servano a fare chiarezza, tutelando al meglio gli sciatori, ma non a discapito delle sole società impiantistiche”.
Proprio le società impiantistiche nazionali erano rappresentate a Milano da Valeria Ghezzi, presidente di ANEF, che ha portato il punto di vista degli associati: “Per noi impiantisti questa legge è molto di più dell’obbligo assicurativo e del divieto di bere in pista. Il decreto 40, infatti, introduce regole rigide e stringenti che abbracciano tutta la nostra attività e l’impatto è stato forte. C’è assoluto bisogno adesso dei decreti attuativi per colmare i vuoti interpretativi”.
E in merito al tema dell’obbligo dell’RC dello sciatore, Valeria Ghezzi ha chiosato: “Non sono così orgogliosa del fatto che l’unico sport in Italia per il quale esiste un obbligo assicurativo sia proprio lo sci. Questo dimostra la scarsa cultura assicurativa che ancora esiste nel nostro Paese”.
Hanno infine portato il proprio saluto all’incontro anche la consigliera dell’Ordine degli avvocati di Rovereto Marcella Robol ed il professor Riccardo Campione, docente di diritto privato all’università di Bologna, che hanno auspicato che “questo libro possa costituire un elemento utile per tutti gli operatori che ruotano attorno al mondo della neve”.
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