Il Cts sembrerebbe abbia preso la tanto fatidica decisione nella quale approva l’apertura degli impianti, ma solo in zona gialla. Questa la notizia flash Ansa. Attenzione però, la decisione riguardo all’apertura non spetta al Cts bensì al Governo. Le regioni avrebbero voluto si potesse riaprire anche in zona arancione, ma questo non sarà consentito. Tanto meno in zona rossa. Solo nelle Regioni gialle. Non è ancora chiaro se ci si possa spostare da regione gialla a regione gialla.
O se, più semplicemente, si potrà uscire dalla propria regione per andare a sciare o se si dovrà rimanere solo sul proprio territorio. Cosa, quest’ultima che parrebbe la più probabile. Insomma bisogna sciogliere ancora un po’ di nodi. Speriamo prima che si sciolga la neve.
Ammettendo che tutto andrà liscio, le località sciistiche si trovano dinnanzi a un grande rischio. Aprire col rischio che la regione diventi arancione e dunque con l’obbligo di richiudere o rimanere chiusi del tutto? I problemi in questo senso ci sono.
Resterebbe comunque esclusa l’Alto Adige che è arancione (rosso scuro per la Ue). Tra l’altro per la provincia di Bolzano si prospetta una chiusura totale di tre settimane.
Le regole sono quelle tradizionali: mascherina, distanziamento, igienizzazione. Le società impianti dovranno nominare un responsabile covid e organizzare il percorso per delineare eventuali code agli impianti. Si dovranno poi favorire le vendite degli abbonamenti online.
La portata massima delle seggiovie resta del 100%, in cabinovie e funivie scende invece, al 50%.
Valeria Ghezzi (Anef)“: “La possibilità di aprire gli impianti è senz’altro un’ottima notizia purché sia consentito muoversi almeno tra le Regioni in fascia gialla”.
Roberto Failoni, assessore Trentino ha dichiarato: “Via libera allo sci. Il trentino apre a partire dal 17 febbraio”.