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Il Comitato Alto Adige è tornato da Ushuaia: il report dei coach Vicenzi e Gabrielli

Il Comitato Alto Adige è tornato da Ushuaia: il report dei coach Vicenzi e Gabrielli
Si sta avvicinando l’inizio della nuova stagione sciistica. Per questo, dal 15 settembre al 6 ottobre le due squadre zonali dello sci alpino del Comitato regionale FISI Alto Adige si sono allenate intensamente a Ushuaia. Di recente le giovani promesse sono tornate dall’Argentina, dopo tre settimane efficaci e istruttive. Il bilancio degli allenatori responsabili, Enrico Vicenzi e Tizian Gabrielli, è molto positivo.

I diciassette giorni nel capoluogo della provincia argentina Tierra del Fuego (Terra del Fuoco) sono ormai terminati per i nove ragazzi della squadra maschile e le sei ragazze della squadra femminile.

Il tempo era molto variabile: qualche volta ha nevicato, qualche altra ha piovuto e ogni tanto splendeva il sole. Spesso le condizioni meteorologiche sono cambiate nel giro di un’ora”, raccontano Vicenzi e Gabrielli. Queste condizioni, però, sono ideali per preparare una stagione: “Così abbiamo avuto condizioni sempre diverse, alle quali ci siamo dovuti adattare. Nelle gare ci si deve adeguare alle condizioni esterne”, ne sono consapevoli i due allenatori.

Le squadre si sono concentrate sulla preparazione delle gare nelle diverse discipline.

Ci siamo potuti allenare nello slalom, nello slalom gigante, nella discesa libera e nel super-G. La neve è sempre stata in buone condizioni. Nei primi giorni ha nevicato abbondantemente, per cui ci siamo concentrati sulle varianti tecniche. Quando il tempo è migliorato, siamo potuti andare anche sulle piste veloci e metterci alla prova anche lì”, racconta Vicenzi.

Il nuovo allenatore della squadra zonale maschile era partito per l’Argentina con i suoi nove protetti Jakob Franzelin, Raffael Hopfgartner, Matthias Kaufmann, Emanuel Lamp, Francesco Riccardo Zucchini, Marc Comploj, Jonas Feichter, Tommy Lochmann e Lukas Sieder, inoltre la squadra era stata allargata a Jonas Bacher.

Selfie con le stars

Inoltre, il coach Enrico Vicenzi , vuole evidenziare che: “in queste tre settimane i ragazzi hanno imparato cosa significa essere un atleta professionista. Hanno dovuto fare attenzione all’alimentazione, rispettare gli appuntamenti, prepararsi agli allenamenti, come fanno i professionisti impegnati nella Coppa del mondo. Dato che a Ushuaia erano presenti molti sciatori e sciatrici della Coppa del mondo, hanno potuto imparare qualcosa anche da loro. Li ha di sicuro aiutati ed è stato qualcosa di speciale”, osserva l’allenatore trentino.

Anche il suo protetto Francesco Zucchini si rallegra delle esperienze vissute: “Sono state delle settimane molto belle, durante le quali ci siamo allenati bene, ma non solo. Siamo cresciuti anche come squadra. Il fatto che grandi dello sci come Sofia Goggia si siano allenati accanto o addirittura con noi, ha reso il tutto ancora più bello. Da loro si piò imparare molto, anche solo osservandoli”, ha dichiarato il giovane sciatore.

Gli fa eco Rita Granruaz della squadra zonale femminile: “Gli allenamenti sono andati molto bene, ogni tanto la neve era più difficile da affrontare, altre volte più facile. È stato molto interessante, soprattutto l’aver potuto vedere gli atleti della Coppa del mondo al lavoro.”

Rita Granruaz era partita per l’Argentina con l’allenatore Tizian Gabrielli e le compagne di squadra Bianca Gufler, Eva Sophia Blasbichler, Hanna Feichter, Leonie Girtler e Nora Pernstich. “Anche Laura Steinmair si è allenata con noi”, racconta Gabrielli. “Gli allenamenti sono andati bene, anche noi abbiamo potuto testare tutte le discipline. Per le ragazze è stato istruttivo anche avere così tanto accesso alle stelle dello sci. I professionisti erano impegnati sulle stesse piste e sono stati tutti molto disponibili, hanno dato consigli alle ragazze. È naturale che poi sia stato fatto qualche selfie”, sorride il loro allenatore proveniente dalla Bassa Atesina. Comitato Alto Adige Ushuaia Comitato Alto Adige Ushuaia Comitato Alto Adige Ushuaia

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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