Sarà un inverno all’insegna delle grandi novità quello che si appresta ad andare in scena in Val di Fiemme. Nei giorni scorsi è stato presentato il prototipo brevettato di un rivoluzionario cannone attivo a temperature comprese fra gli 0 e i 20 gradi Celsius. Il macchinario è una piattaforma multiprodotto che permette applicazioni in ambiti diversi. Oltre alla produzione di neve di qualità, crea liquido surraffreddato (Ice Slurry), ma può anche desalinizzare e depurare le acque. Il tutto senza l’utilizzo di additivi chimici. Il team che l’ha ideato – formato dagli ingegneri Francesco Besana e Fabiano Maturi, e da Anna Vanzo dell’Apt Val di Fiemme – riunito nella start up NeveXN, usa spesso uno slogan che ben riassume il suo modo di pensare e di agire: «Amiamo il white, ma abbiamo un cuore green».
Un progetto le cui origini risalgono al 2011, quando il gruppo partecipò al “D2T Start Cup”, il concorso Premio Impresa Innovazione promosso da Trentino Sviluppo, in collaborazione con il Distretto Tecnologico Trentino-Habitech, l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach, Progetto Manifattura e Trento Rise. Il risultato è stato un secondo posto e lo speciale premio assegnato dalla giuria di giornalisti, volto a favorire lo sviluppo imprenditoriale giovanile stimolando la nascita e lo sviluppo di idee e progetti innovativi di business.
Dopo tre anni di lavoro, di notti insonni, di importanti collaborazioni con Istituti di Ricerca (Fraunhofer Gesellschaft, Eurac European Academy of Bozen, Università degli Studi di Bergamo) e grazie al “Seed Money”, un fondo co-finanziato da Provincia Autonoma di Trento ed Europa (FESR), finalizzato a promuovere la diffusione di iniziative imprenditoriali nei settori innovativi o ad alta tecnologia, lo scorso mese di aprile il progetto da sogno si è trasformato in realtà. Il “frutto” è una macchina-prototipo capace di produrre neve a una temperatura di 15°C (e non a partire da -3°C), in presenza di un’umidità relativa del 90%. Adesso NeveXN si sta concentrando su una fase delicata del progetto: l’industrializzazione dell’esemplare.
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