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Il bilancio di Max Carca dopo i Mondiali Junior di Panorama

Il bilancio di Max Carca dopo i Mondiali Junior di Panorama.
E’ l’ora del rientro in Italia per il gruppo che ha preso parte ai Mondiali juniores canadesi di Panorama.

Il bilancio della squadra diretta da Max Carca ha raccolto un bottino invidiabile di cinque medaglie, con i due ori di Giovanni Franzoni nella discesa e combinata mashcile, gli argenti di Marco Abbruzzese in combinata e Filippo Della Vite in gigante e il bronzo dello stesso Franzoni in supergigante.

L’ultima volta che la squadra azzurra ha conquistato almeno cinque medaglie fu a Garmisch nel 2009.

In quell’occasione i podi furono addirittura sette. Il direttore tecnico giovanile traccia un bilancio conclusivo: “Si è trattato di un Mondiale soddisfacente non solo per i risultati – racconta l’allenatore piemontese. Ma anche per l’atmosfera vissuta, perchè tutte le nazioni condividevano gli stessi spazi al villaggio.

Il livello generale è sempre più alto, personalmente ho vissuto gli ultimi quattro anni a fianco di questi ragazzi e la loro crescita è sotto gli occhi di tutti.

C’è gente che fa bene in Coppa Europa e si è già affacciata in Coppa del mondo, qui partendo con numeri più accessibili vengono rimescolate le carte. Le condizioni sono cambiate nel corso dei giorni, all’inizio c’era brutto tempo, con neve e caldo,. Poi è girato tutto, alla fine abbiamo trovato un tipo di neve dove solitamente fatichiamo un po’, ma ce la siamo ugualmente cavata bene”.

Inevitabile una considerazione sulle prestazioni di Franzoni. “Sta compiendo un passo alla volta, ha partecipato a tutte le gare di gigante in la Coppa del mondo, è un ragazzo che fa più discipline e dobbiamo dargli il tempo di crescere.

Il suo passaggio ad alto livello è un po’ più graduale rispetto a un Della Vite che partecipa ad una sola disciplina. Il prossimo step è quello di essere competitivi in Coppa del mondo, che Giovanni frequenterà in maniera continuativa dal prossimo anno in più specialità.

Quest’anno ci siamo concentrati maggiormente su gigante e SuperG, affrontando la discesa da metà gennaio in poi. Sappiamo che in Coppa del mondo le piste sono ben più difficili e occorrerà avere pazienza, invece in SuperG ha dimostrato un livello superiore e l’obiettivo è quello da qui alla fine della stagione di terminare la Coppa Europa al primo posto, in modo tale di avere il posto fisso in tutte le discipline nella prossima stagione di Coppa del mondo.

In generale siamo soddisfatti dal livello generale raggiunto dai ragazzi, siamo saliti sul podio con tre atleti dierse, e anche i piazamenti a ridosso delle medaglie non sono mancati. La squadra femminile ha sofferto per l’assenza di un certo numero di atlete infortunate come Agnelli, Lani e Guerinoni, ma ha saputo reagire in modo convincente.

Belfrond ha disputato due gare consistenti fra gigante e slalom, si è fatta largo in mezzo ad avversarie più avanti in termini di esperienza ad alti livelli. La federazione ha investito molto in questo progetto giovani a partire dal 2019, credo che la bontà del lavoro svolto sia sotto gli occhi di tutti”.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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