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Igor Marzola, quando passione e amore supera ogni cosa!

C’è chi scia, gareggia, si diverte e chi fa in modo che tutto questo possa accadere. No, non sempre si tratta di puro lavoro. Spesso è una questione di coscienza, responsabilità e soprattutto passione. Solo così si può spiegare ciò che sta accadendo in questi giorni in Gardena sulla pista Piz Sella. La stazione è ancora chiusa al pubblico eppure già dal 28 novembre, sul tracciato dominato da Sassolungo, si stanno impegnando numerosi velocisti.

Prima le ragazze invitate allo Speed Clinic, un’idea grandiosa portata avanti da Comitato di Coppa in Gardena con la complicità della Fis; poi il Fis Challenge con 8 gare in tre giorni. Ecco, senza la piena volontà di Igor Marzola, gestore di questa ski area, la Gardena sarebbe rimasta silente fino al 5 dicembre, giorno ufficiale di apertura.

Igor avrebbe potuto starsene in panciolle nel suo splendido rifugio Comici in attesa di accogliere i turisti, invece, è salito sul gatto per nove notti, il tempo necessario per sistemare la pista: “Non è stato facile perché il tempo è stato ballerino”.

Ma chi te lo fa fare?
All’inizio si borbotta un po’, poi guardi negli occhi quelle ragazzine un po’ impaurite ma pronte a scoprire la velocità e allora quando si sono attenuati i brividi, ti fai delle domande. Quando hanno occasione per imparare? Dove possono far pratica? Come fanno a crescere…? Così non ci pensi nemmeno un istante. Sali “in sella” al gatto e inizi a lavorare il terreno per offrire loro la migliore situazione possibile.

La tua però è un’impresa turistica!
Hei, sono gardenese! Mio padre (Giovanni Marzola-ndr) ai miei fratelli (Michaela, Alessandro, Ivan e Federico) e a me ha insegnato così! Ha inventato il Dolomiti Superski per rendere la vita più facile agli sciatori e ci ha trasmesso dei valori fondamentali della vita. Ogni cosa che fai non può avere solo un interesse personale, perché non è questa la ricchezza che ti rende felice. E se oltre al cervello e alle mani usi anche il cuore puoi andare a dormire sereno.

Il rifugio Comici

E tu sei felice?
Come potrei non esserlo! Con la speed clinic sono venute fuori due giornate fantastiche. Sapere che hai contribuito anche tu alla crescita tecnica di giovani atlete è una soddisfazione che non ha prezzo.

Alcune paia di sci da discesa impiegati per la Speed Clinic

Rimane comunque un’operazione in perdita…
Ovviamente sì ma il problema non è tanto questo. In questi giorni le temperature si sono abbassate e avrei potuto aprire a manetta i cannoni della neve tecnica per sistemare al meglio le piste in attesa dell’apertura. Ma non posso farlo perché ci sono le gare.

Igor e Runghi in un’immagine hollywoodiana

Quindi sarai in ritardo per l’apertura?
Lavoreremo giorno e notte perché tutto sia perfetto. E vedrai che lo sarà! Ora perdona ma c’è il Runghi che ha bisogno. Dobbiamo portare in partenza un centinaio di sci da 2 e 20! 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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