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I Mondiali Para di Sci Alpino di Maribor diventano un torneo di Scala 40

Il titolo è irriverente e spudorato, anche immeritevole per gli atleti, ma se provate a parlare con qualcuno di loro non dipingeranno la situazione in modo così cortese. Maribor è una stazione slovena molto nota alle cronache del grande sci, teatro di sfide memorabili di Coppa del Mondo, e proprio per questo non riusciamo a capire per quale motivo tutte le squadre del mondo si trovino ora in questa graziosa località. Per ospitare il campionato del mondo di sci alpino paralimpico?

Doveva essere così ma non c’è neve. Dunque? Dunque, anche nel settore paralimpico c’è lo snow control qualche giorno prima di qualsiasi evento. È previsto sia per le gare di Coppa del Mondo che per i Mondiali. Ci auguriamo che in questo caso alla Fis sia scappato questo impegno perché la stazione vicina a Lubjana è verde da molto tempo. Non a casa, Kranjska Gora, che di neve ne ha di più, ha già cancellato le finali di Coppa del Mondo di marzo.

Qualora la Fis abbia invece ottemperato a questo importante passaggio allora alziamo le braccia in segno di resa. Perché confermare il programma dinnanzi a una situazione simile è l’insulto peggiore che l’apparato federale potesse fare agli atleti, ai tecnici, alle federazioni. Che hanno raggiunto le piste per poi ovviamente vedersi annullare prima le prove della discesa, quindi la discesa stessa, cui ha seguito la cancellazione odierna anche dei superG e di conseguenza delle combinate.

Ci sono pochissimi centimetri di neve su una pista molto stretta e senza vie di fuga. Giusto annullare perché non c’è nemmeno la minima sicurezza, ma la situazione è così da svariati giorni. Ed è assurdo che né la stazione né la Fis abbia deciso dimandare tutti a casa. Anzi, a dire il vero, avrebbero dovuto annullare tutto prima che le squadre si mettessero in macchina.

Sono rimasti, per ora, vivi il gigante e lo slalom che sono però previsti tra tre giorni (ma non è nemmeno sicuro). Tre interminabili giorni durante i quali gli atleti rimarranno chiusi in hotel a trastullarsi con ogni genere di gioco di società. Tra i quali, supponiamo, Scala 40, appunto!

Le Federazioni erano ben liete di sostenere i costi per un Mondiale, ma per tutto quel tempo buttato via in questo modo, sarebbero stati impiegati in maniera molto più utile. Ad esempio, per sostenere la fase di promozione e di scouting attraverso eventi che si dimostrano sempre utilissimi. Come la Coppa Italia, cresciuta tantissimo quest’anno grazie a importanti investimenti frutto del lavoro dello staff guidato da  Paolo Tavian.

Abbiamo idea che fino a quando la Fis non cambierà atteggiamento e non metterà professionisti abili a gestire il settore paralimpico con un minimo di intelligenza, situazioni come queste saranno all’ordine del giorno. Si rimane altresì allibiti di come una località così blasonata nel mondo dello sci possa avere commesso una sciocchezza del genere. Possiamo presumere che si sia sentita obbligata politicamente a non tirarsi indietro. Si sono anche sbattuti non poco per sparare neve ma con le temperature così alte non rimane. Insomma, ci spiace proprio dirlo ma la Fis questa volta ha fatto propio una gran brutta figuraccia. E non è la prima commessa nel settore paralimpico e temiamo non sarà nemmeno l’ultima. Stra felici di essere smentiti.

Vi aggiorneremo, comunque, sull’esito dei tornei e dei giochi di società. Si dice che Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli siano dei fenomeni anche al tavolo da gioco, Federico Pelizzari con le freccette, Martina Vozza e Ylenia Sabidussi a braccio di ferro, René De Silvestro a ping pong, Davide Bendotti a Monopoli, Chiara Mazzel e Fabrizio Casal a uno, due, tre stella.
Buona vacanza Azzurri

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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