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Henrik Kristoffersen, la reazione dopo l’incursione degli ambientalisti

Henrik Kristoffersen, la reazione dopo l’incursione degli ambientalisti
Non si era mai vista una scena del genere ma ormai, ogni situazione è propizia per ottenere visibilità, così il movimento ambientalista più radicale ha scelto il parterre di Gurgl per far parlare di sé.

È accaduto dopo l’arrivo di Marco Schwarz, quando ancora dovevano scendere Loic Meillard, Fabio Gstrein, Clement Noel e Manuel Feller. Alcune persone hanno scavalcato le balaustre invadendo la zona del traguardo armati di bombolette spray per colorare la neve di arancione.

La sicurezza è subito intervenuta per liberare il parterre non senza fatica, poiché gli ambientalisti, come già abbiamo visto quando invadono strade e autostrade, si sono sdraiati per terra senza opporre resistenza.

Dinnanzi a quella scena Henrik Kristoffersen probabilmente già infastidito dalla sua seconda manche non così efficace, ha sbottato! A stento il personale di servizio è riuscito a trattenere la sua furia quando stava per saltare addosso minaccioso ad alcuni di loro.

Poi la spiegazione: “Quello che è accaduto oggi nella seconda manche probabilmente dividerà le opinioni, ma io non riesco a rimanere fermo dinnanzi a un’ingiustizia.

Non c’è dubbio che il clima sia un problema enorme e non voglio di certo minimizzare la questione. Tuttavia, l’interruzione di un evento come questo non potrà mai essere né il momento né il luogo giusto per protestare. 

Per la maggior parte degli atleti questa è tutta la vita. Almeno quattro di loro hanno visto rovinare la rispettiva performance e questa ai miei occhi è una grande ingiustizia!

In effetti la gara è stata interrotta per svariati minuti con i top 4 rimasti fermi in partenza. In quei momenti ogni interruzione può pesare come un sasso a livello mentale e di fatto, Feller a parte, tutti hanno eseguito l’ultima run in maniera pessima. Magari sarebbe accaduto ugualmente, ma questo è bastato a Henrik per esternare tutta la sua rabbia per l’episodio!

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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