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GS Alta Badia: lotta serrata per “Magnifici 5”. Zubcic davanti, DeAli che numero!

GS Alta Badia: lotta serrata per “Magnifici 4”. Zubcic davanti, DeAli che numero! Il croato Filip Zubcic si trova al comando del gigante della Badia. la Gran Risa gli è sempre piaciuta e si è visto anche in questa prima manche dove sono in cinque, forse sei, a entrare nella lista dei possibili vincitori. Il norvegese Alexander Steen Olsen paga soltanto 5 centesimi, mentre Marco Odermatt riesce a recuperare i decimi persi nella prima metà Gran Risa, nel tratto conclusivo, perdendo 19/100 nel tempo finale.

Quarto un Henrik Kristoffersen eccessivamente polemico. Secondo lui “Oggi non si doveva correre perché il terreno troppo morbido risultando addirittura pericoloso“. Sul tema è intervenuto anche Marco Odermatt: “La pista non era adeguata e preparata bene come gli altri anni, ma abbiamo deciso di partire comunque“. Di fatto Timon Haugan, che col pettorale 16 riesce a piazzarsi alle spalle di Kristoffersen con appena 44/100 di ritardo. Anche il francese Leo Anguenot col 24 si infila al nono posto a ‘0,84/100 col pettorale 24 e il connazionale Orecchioni è 16esimo col 32. tanti numeri alti, inoltre, riusciranno a conquistare la qualifica. E allora perché tanta negatività? È evidente che gli ultimi a partire nella seconda temono di prendere molto distacco, mettendo così in pericolo la leaderschip!

Tra i migliori poteva esserci anche Luca De Aliprandini che è uscito dal cancelletto come un’aggressività incredibile ma mantenendo una sciata molto intelligente. Condotta che ha mantenuto fino al traguardo. Purtroppo il tempo non ha premiato la sua bella sciata perché sul muro infila la testa e il braccio in una porta. gli sci si mettono di traverso e quasi si ferma. All’ultimo istante riesce a rimettere gli sci sulla massima pendenza per prendere la porta successiva. Un numero d’altissima acrobazia e il ritardo di 1″34 fa capire che senza quell’imprevisto si sarebbe trovato assieme ai migliori della manche.

Applausi anche per Marco Schwarz, sesto, che si pensava avesse bisogno di più tempo, al rientro dall’infortunio, per trovare la forma migliore. Invece paga soltanto 69/100 con una parte finale fantastica. Alle sue spalle Atle Lie McGrath (+0,72) e Zan Kranjec (+0,80).

Lucas Pinheiro Braathen subisce il terreno e con +1″69 sarà difficile proiettarsi nelle parti alte della classifica. Non potrà provarci Giovanni Borsotti che stava sciando divinamente benne. Con poco più di mezzo secondo di ritardo sbaglia purtroppo alla fine del muro e non riesce a rimanere dentro. È buio pesto per Filippo Della Vite che sbatte contro la quarta uscita su quattro gare. Sarà della partita, invece, Alex Vinatzer che preferisce non attaccare al limite ma porta a cas ala qualifica col 24esimo tempo.

Vedremo se il secondo tracciato sarà privo dei soliti angoli terribili come in questa prima run, specie nella prima parte, o se girerà di più.

La classifica della prima manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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