Gloria Carletti, un po’ maestra, un po’ Sindaca e forse Presidente!
Gloria Carletti è una maestra di sci di Foppolo, storica località della val Brembana per la quale veste la fascia di Sindaco dal 2019.
29 anni, laureata, appartiene alla Scuola Sci 90 Foppolo che nel 1990 fondarono mamma Francesca Cima e papà Giuseppe, ex Azzurro, 15esimo nel gigante di Coppa del Mondo disputato nell’81 all’Aprica, con la vittoria di Joel Gaspoz su Phil Mahre e Ingemar Stenmark.
Il quadretto di famiglia si completa con Nicola, fratello minore, naturalmente maestro anche lui.
Gloria Carletti con mamma Francesca, entrambe maestre della “scuola sci Foppolo 90”
Perché parliamo di Gloria? Perché c’è il fortissimo sospetto che rivestirà il ruolo di Presidente del Collegio dei Maestri di sci della Lombardia (prima donna).
Lei ovviamente smentisce, anzi, più precisamente non conferma. Sarà il direttivo a stabilirlo, ma Gloria è tipo da armatura, scudo e alabarda. Si è formata professionalmente fuori casa e quando a Foppolo le cose si stavano mettendo maluccio, doveva decidere se portare altrove le attività di famiglia (Scuola sci e noleggi) oppure rimanere. Rischiose entrambe le situazioni.
I Carletti decisero di rimanere ma a una tacita condizione, dannarsi l’anima (in altri tempi si direbbe vendere cara la pelle) per riportare alla normalità il battito di un paese da anni in grandissime difficoltà.
Papà Giuseppe Carletti, ex gigantista Azzurro anni 80, in un’azione spumeggiante quanto divertita
Affidarsi alla Spes romana porta l’umore verso l’ottimismo, ma non basta, così meglio essere al centro di ciò che accade piuttosto che vestire i panni del semplice spettatore. E allora, ecco la posizione di Sindaco e quella probabile di Presidente del Collegio lombardo dei maestri di sci.
Ma veniamo al dunque. Il 12 giugno scorso i maestri di sci lombardi hanno eletto il nuovo direttivo del Collegio Regionale. Tra gli 11 maestri più votati ben tre hanno ricevuto lo stesso numero di voti. Gloria Carletti, Alberto Compagnoni e Damiano Riva si sono ritrovati in pole position con 472 preferenze. Un fatto abbastanza incredibile “E lo è ancor di più se pensiamo che non si votavano liste ma maestri singolarmente – dice Gloria, già vice presidente nella precedente “legislatura” guidata dal Cristian Pedretti. “Senza contare, poi, che le votazioni sono segrete. Chiaro che nella campagna pre elettorale si sono formati dei gruppi, ma poi si votava il nominativo. Dunque si è trattato di un puro caso”.
868 votanti, mai così tanti!
Tempo addietro non si superavano i 300. Poi nel 2016, quando si è deciso di votare in Regione Lombardia eliminando le deleghe si raggiunse la quota di 670. Il 12 giugno eravamo di più grazie anche alla votazione online. D’altra parte non ci sono ancora le condizioni per farla in presenza con un potenziale di 2.600 maestri
Perché si è candidata?
Proprio in virtù della mia precedente esperienza di quattro anni vissuta a fianco di Pedretti. Ho avuto la possibilità di mettere la testa su diversi punti, ma senza poterli affrontare in maniera completa. I primi tempi sono stati un po’ travagliati per via di una serie di vicissitudini fra cui anche ricorsi (non era stato approvato il bilancio e si erano dimessi dei consiglieri). Poi è arrivato il covid e… ciao! Dunque molte cose sono rimaste o incompiute, o diciamo ancora aperte. Ecco, vorrei cercare di portarle avanti. Tutto condiviso con il gruppo di lavoro che abbiamo messo in piedi, alcuni di loro già attori del precedente mandato, altri nuovi. Siamo stati eletti tutti e 11 ma anche in questo caso si tratta di casualità. Quattro anni fa passarono 13 membri di un gruppo e due di un altro (da 15 si è passarti a 11).
Ora che accadrà? C’è una poltrona per tre…
Il consiglio direttivo deciderà. Tutti possono proporsi, poi ognuno esprimerà la propria preferenza.
E Gloria Carletti si proporrà?
Vedremo!
Però è Lei che ha creato il gruppo…
In realtà è nato in sinergia con diversi componenti. Ne avevo discusso inizialmente con i consiglieri del precedente mandato che avevano espresso il desiderio di proseguire. Poi la base si è allargata con chi ha esternato idee simili alle nostre, dunque è nato un progetto condiviso.
Quale progetto avete in mente?
Tante tematiche di importanza non indifferente. La priorità assoluta per la prossima stagione è la ripartenza dell’attività lavorativa strettamente legata all’apertura degli impianti. Ora come ora sembra non ci saranno problemi, ma l’esperienza passata ci insegna che da qui all’inverno ce ne passa. Sinceramente il timore di rivivere il dramma dello scorso inverno non è sparito. Alla luce di questo dobbiamo monitorare il discorso dei sostegni perché a oggi non sono stati ancora erogati. Covid a parte bisogna assolutamente riprendere in mano il discorso della valorizzazione della figura del maestro. Mi riferisco alla professionalità, all’eterno problema dei maestri stranieri, risolto in parte con l’atto delegato, che regola l’esercizio della libera professione, ma esiste anche la temporaneità. Senza dimenticarsi della comunicazione, degli aggiornamenti, dei crediti formativi… Insomma, spine!
Ce n’è un’altra che è emersa quest’anno: il maestro che per lavorare ha dovuto conquistare il titolo di allenatore…
In effetti beati gli allenatori che hanno potuto continuare a lavorare. Credo che il Collegio nazionale, più che solo quello Lombardo, debba organizzare al più presto un confronto con la Fisi per cercare una sorta di regolamentazione più chiara. Naturalmente speriamo tutti che non ci si debba più trovare in una situazione del genere, ma appare abbastanza incredibile come un professionista della neve non possa accedere a un impianto di risalita. Regole più chiare servono perché l’inverno scorso dal punto di vista deontologico non tutti hanno rispettato ciò che la normativa a riguardo imponeva. Si stava già parlando di questo negli ultimi anni, il covid ha soltanto esaltato il problema.
Lei ha solo 29 anni, questi ruoli generalmente vedono in prima linea chi ha già qualche capello bianco in testa…
In questi anni ho avuto l’opportunità di vivere il Collegio in maniera molto attiva e intensa perché Pedretti è un tipo tosto. Grazie alla sua esperienza molto tecnica siamo riusciti a portare avanti un buon lavoro. Questo percorso mi ha fatto appassionare alla causa. Senza contare che la mia famiglia ha una scuola di sci un noleggio e due negozi (tra Foppolo e Selvino), dunque la cosa mi tocca molto da vicino. Essendo anche Sindaco di Foppolo so bene che vivendo in prima persona le varie problematiche si può comprendere come affrontarle e superarle. Poi, certo, non sempre si raggiunge l’obiettivo desiderato, ma ci ci prova.
A parte i punti che caratterizzano il vostro progetto, c’è una mission che le sta più a cuore?
Certo che c’è, anzi più che mission la chiamerei necessità assoluta, ovvero dare più voce possibile al territorio. La Lombardia è grande e con situazioni turistiche e logistiche molto differenti tra loro. Ci sono località con una sola scuola e 5 maestri, altre con 8 scuole e 250 professionisti dell’insegnamento. A Livigno c’è un’invasione di maestri stranieri, a Foppolo non se ne vede uno…
Parlando a Gloria Carletti Sindaco, come sta Foppolo?
Diciamo che la situazione è abbastanza impegnativa. Abbiamo ereditato una situazione grave dal punto di vista economico per cui al nostro insediamento (2019) non abbiamo potuto far altro che dichiarare il dissesto finanziario. La parte di amministrazione ordinaria è pertanto ancora in difficoltà perché ci sono diversi investimenti che gravano sul bilancio. E col covid…
In più c’è la situazione di instabilità degli impianti. Diciamo che il quadro è piuttosto complicato e certo non giova al rilancio del paese.
Già gli impianti, come andrà a finire?
Quelli di Foppolo sono stati appaltati fino al 31 agosto a una società. Con quelli di Carona si è in attesa che la società di sviluppo Monte Poieto (unica aggiudicataria dell’asta) formalizzi l’acquisto, cosa che deve avvenire entro il 22 luglio.
Le sue sensazioni?
Non si sa. Sicuramente la gestione dell’inverno 2019-20 è stata molto buona. La neve è caduta abbondante e le piste sono state gestite al meglio, ma stiamo parlando di una situazione anomala. Adesso bisogna capire che intenzioni avrà la società che aveva chiesto un aiuto economico ai Comuni che però, formalmente, fino a quando non ci sarà la conferma riguardo all’aggiudicatario dell’asta, non si possono sbilanciare. Perché di fatto tale società non è l’effettiva titolare degli impianti di risalita (appartengono al Comune di Carona). Non ci resta che aspettare il 22 luglio, certo è che le risorse, dopo una stagione di semi chiusura, sono proprio poche. E non è facile partecipare a un’asta che ha un valore di 1 milione e 400 mila euro.
Sono impianti da rinnovare?
A Carona ci sono delle manutenzioni abbastanza importanti da sostenere. Una seggiovia a fine dicembre è attesa da una revisione generale. L’arroccamento ha scadenza di vita tecnica l’anno prossimo.
I ristori sono arrivati?
Niente ancora. Abbiamo visto che ieri Regione Lombardia ha fatto la delibera per identificare le località con impianti di risalita. È arrivato qualcosina a livello comunale in riferimento alle attività economiche sulle aree interne. Dunque niente agli impianti, niente ai Maestri.
Il direttivo si riunirà domani, 24 giugno, data che svelerà il nome del successore di Cristian Pedretti. E con certezza Manzoniana, possiamo dire che se decideranno di nominare Carletti Presidente … sarà vera Gloria!
Gloria Carletti un po’ maestra Gloria Carletti un po’ maestra Gloria Carletti un po’ maestra Gloria Carletti un po’ maestra