L’estate di Porta Vescovo Dolomiti Resort (www.dolomitiportavescovo.it) è sinonimo di sport e cultura all’aria aperta con base al rifugio Gorza.
Siamo a 2.478 metri di altitudine, all’arrivo della funivia che sale da Arabba.
Qui nel cuore dell’estete si alterneranno numerosi appuntamenti dinnanzi a un panorama che spazia dalla Marmolada alle cime dolomitiche del Gruppo di Sella.
Yoga e musica
Si incomincia il 27 e 28 luglio con lo “Yoga Day” in compagnia di maestri yoga e gonghisti delle scuole venete, che terminerà al tramonto del 27 luglio con il “bagno di gong”.
Si tratta di un’immersione vibrazionale e sonora, utile a favorire uno stato di profonda pace interiore, amplificata dallo spazio incontaminato dell’alta montagna.
Diverse ma sempre coinvolgenti le “note” del concerto del 7 agosto intitolato “Let it be”, proposto dalla band “Gruppo Caronte” che rivolgerà un tributo ai Beatles.
Ma non è finita, perché il 24 agosto è in programma il “Birra Fest”, una giornata con la “Birra Dolomiti”, prodotta nel rispetto dell’ambiente e con l’utilizzo di materie prime locali, che durerà fino a sera (chiusura del rifugio alle 22.30)
Percorsi trekking e mountain bike
Uno dei punti forti di Porta Vescovo Dolomiti Resort è il trekking, grazie a percorsi escursionistici per tutte le capacità, dalle famiglie ai trekker più esperti.
Un esempio? La “Ferrata delle Trincee”, che ripercorre i luoghi della Grande Guerra.
Saranno ulterirmente felici anche gli appassionati della mountain bike la cui scelta dei percorsi è infinita.
Segnaliamo l’adrenalinica pista downhill Porta Vescovo Rossa e il Sella Ronda Bike.
Gastronomia
Non poteva mancare anche l’offerta gastronimica: un’esperienza unica attende gli ospiti al Bistrot Viel dal Pan presso la sua scenografica terrazza affacciata sul ghiacciaio della Marmolada.
Nei mesi di luglio e agosto, il Bistrot – che prende il nome dall’antica “Via del Pane”, sentiero medioevale utilizzato per il commercio di farine e granaglie – sarà infatti aperto a pranzo su prenotazione (info al 342.0994979).
Qui, a quasi 2.500 metri di altitudine, lo chef Ivan Matarese propone una selezione di piatti gourmet con interpretazioni innovative dei classici della cucina italiana e locale.