Era il Gennaio del 1936 ed era in costruzione la prima funivia che da Cervinia avrebbe portato fino a Plan Maison. La funivia fu inaugurata il successivo 2 agosto, ma già in quell’inverno cinque maestri della Valtournenche decisero che i tempi erano maturi per la fondazione di una scuola di sci, vista anche la nuova strada che era arrivata al Breuil nel 1935. Negli anni immediatamente precedenti avevano partecipato ai primissimi corsi per maestri organizzati dalla FISI e in quel lontano 1936 Giulio Bich, Jean e Daniele Pellissier, Ernesto Pession e Rolando Zanni diedero vita ad un sodalizio fra maestri destinato a essere un punto fermo nel tessuto sociale della valle del Cervino e che ancora oggi svolge un ruolo importante al Breuil. Con loro vi erano l’allora allenatore della squadra nazionale (e successivamente di Zeno Colò) Leo Gasperl e il vallese Leo Zertanna, altro nome importante dello sci, che però ebbe da subito un ruolo marginale. La scuola era una «nazionale», come venivano allora classificate dalla FISI.
All’inizio si fece tesoro dell’esperienza che i fratelli Pellissier e Ernesto Pession ebbero al Sestriere alla corte di Hans Nobl (insieme a Ottone Bron di Courmayeur e a una guida molto famosa della Valtournenche, Lugi Carrel, detto «il Carrellino» che però non divenne mai maestro effettivo).
Da quel momento la scuola di sci e tutta la Valtournenche ebbero un grande sviluppo a partire dalla funivia per Plateau Rosà del 1939, interrotto solo dalla guerra (la scuola rimase comunque sempre attiva), ma ripreso con grande vigore negli anni Cinquanta.
Moltissimi sono stati i nomi di maestri importanti che hanno appuntato lo stemma della Scuola del Cervino sulla divisa, come ad esempio Achille Compagnoni o la pluri medagliata olimpica Giuliana Minuzzo; come moltissimi furono i clienti famosi che frequentarono la scuola (dall’Aga Kahn a Gina Lollobrigida, da Renato Rascel a Vittorio Gasman) e, fra tutti, ai maestri piace ricordare Mike Bongiorno, unico non maestro ad avere ricevuto il titolo di «maestro onorario».
Ma i tempi cambiano e chi ha vissuto negli ultimi vent’anni il mondo dello sci se ne è reso ben conto; la sempre maggior presenza di clientela straniera e la crisi degli ultimi anni hanno imposto alle scuole di sci un’organizzazione moderna e al passo con i tempi. Anche la scuola del Cervino si è adeguata, mantenendo inalterato il legame con le sue radici e sfruttando la grande esperienza che trasuda da 80 anni di neve e curve.
Attraverso quattro generazioni di maestri ed allievi, oggi chi si reca a richiedere lezioni alla scuola del Cervino trova ben cinque uffici dislocati nei punti strategici del paese, sei lingue parlate, un campo scuola e parco giochi espressamente dedicato ai bambini, un noleggio sci con attrezzature di ottimo livello curate direttamente dai maestri e da quest’anno anche un negozio di abbigliamento di un famoso marchio sportivo italiano.
Una vera offerta integrata a disposizione di clienti privati e tour operator e una struttura moderna e accogliente. Un modo per migliorarsi e offrire sempre di più al cliente, mantenedo inalterato lo spirito di quel lontano 1936.
Add Comment