Nello stadio olimpico di Vancouver il grido “RAZZO RAZZOLI” è ancora forte. L’incredulità di Giuliano: “Non so come ho fatto, l’ho fatta grossa”. Applaudito da Giorgio Rocca suo grande amico “Che andare, che bello”. Capace di commuovere il grande Tomba “LA BOMBA”, che nasconde le lacrime dietro gli occhiali neri.Proprio da lì con “LA BOMBA” era iniziato il percorso di Audemars Piguet. Da quei lontani anni ’90: Alberto tomba il primo, poi Giorgio Rocca, i fratelli Manuela e Manfred Moelgg, con i quali proprio quest’ anno è stato rinnovata la partnership per altri 2 anni. Ultimo, ma solo in ordine di tempo, Giuliano Razzoli che ha siglato con Audemars Piguet una collaborazione di 2 anni.
Non sono un caso queste collaborazioni reiterate nel tempo.
Il tempo è fondamentale per primeggiare in questa disciplina e Audemars Piguet, antica e prestigiosa Maison svizzera di alta orologeria, lo sa: da sempre crede nello sport come veicolo positivo per trasmettere questo messaggio.
Il gioiello che è finito al plso di Giuliano è il Royal Oak Offshore della linea "Extreme"
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