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Giorgia Chiaratti è Skii.Italy, la pagina instagram del tifo e dell’amore sfrenato per gli Azzurri

Giorgia Chiaratti è Skii.Italy, la pagina instagram del tifo e dell’amore sfrenato per gli Azzurri
Giorgia Chiaratti, 18 anni, 19 tra un mese, vive per lo sci. E fino a qua niente di così pazzesco, la lista è ricca e abbondante. Si distingue però per una caratteristica e anche se non è possibile avere un riscontro diretto, ci esponiamo ad affermare che nessuno come lei in Italia, è così tifosa. Non per quella o quell’atleta Azzurro, per tutti, indistintamente.

Campioni affermati o quelli che sperano di diventarlo un giorno. Per dare sfogo al suo amore sfrenato per le gesta dei “nostri” ragazzi, ha aperto timidamente un account su Instagram chiamandolo “Skii.Italy“. “Ho detto, ok, apriamolo, ma tanto non mi seguirà nessuno e tra un mesetto è già bello che chiuso”.

Invece, tra pochi giorni, esattamente il 17 marzo, la pagina compirà un anno e in così poco tempo ha già superato i 5.000 followers e pubblicato oltre 800 post.

Giorgia ha iniziato a sciare fin da piccola, se non altro perché vive sulla neve, in quel di San Domenico di Varzo, Val d’Ossola, Piemonte. Ma un evento per niente fortunato, avvenuto a soli sette anni, le ha lasciato un brutto trauma e da quel giorno non se la sente più di rimettersi in pista: “Sciavo sempre, mi piaceva un sacco, ma quel giorno è successo l’irreparabile. Mi hanno fatto cadere da una seggiovia! Per fortuna, nonostante il volo, non mi sono fatta più di tanto male. Un fantasma però è entrato nella mia testa e ora solo all’idea di rimettere gli sci mi manda in pieno panico. Ma lo combatto e conto di liberarmene quanto prima! Però adesso cosa mi vuoi chiedere? Non sono abituata a queste cose, vado in ansia!”

Eppure da come ti muovi sul digital sembri una super esperta, una del settore. Vuoi fare la giornalista sportiva?
Macché, sono all’ultimo anno di liceo musicale. Cinquanta minuti da casa, non finisce più!

Doveva pur esserci una vena artistica…
Suono il Sax contralto ma è solo una grande passione. Nel mio futuro ho altri programmi, mi dedicherò a Scienze dell’educazione.

La musica ha bisogno di tanto studio, dove trovi il tempo per instagrammare così tanto?
Eh guarda, appena la notifica fa vibrare il telefono capisco che è accaduto qualcosa. Anche a scuola ogni tanto mi faccio sgamare, ma cosa ci posso fare, se devo farlo, devo farlo!

A parte il tifo, cos’è che ti spinge in questa avventura?
Non so cosa farci, ma quando c’è una gara di sci io mi emoziono tantissimo. Non sai i piantini che mi faccio, quasi tutti di gioia, a volte di dispiacere. Ma vedi, per me in ballo non c’è soltanto il podio. Quando vedo magari un’atleta che rientra dopo un infortunio, anche se arriva fuori dalle trenta, ne apprezzo la volontà, la forza, l’impegno che ci mette per rimettersi in gioco. Oppure un giovane che si prende la qualifica o che è al cancelletto del suo debutto… No guarda, tutto davvero troppo emozionante!

Dunque è solo da un anno che ti è venuto questo trip…
Ma figurati, fin da piccola. Sono cresciuta con l’idolo Goggia! Ho iniziato a seguire soprattutto lei, poi man mano tutte le altre.

Sofia che pochi giorni fa hai incontrato, giusto?
Mamma mia che storia! Ma sai com’è successo? Stavo tornando da scuola e all’altezza di Villa d’Ossola mi sono accorta di aver sorpassato un furgoncino bianco dell’Atomic. Ho collegato: oggi è mercoledì, da quella parte si va a Crans,  vuoi vedere che lì sopra c’è anche la Sofi? Mi sono accorta che si stavano per fermare all’autogrill e ho messo la freccia anch’io. Era proprio lei! 


L’incontro che il destino ha voluto che si compisse!

Cosa le hai detto?
Ecco appunto, presente quando l’emozione ti blocca e non riesci ad aprir bocca? Sono riuscita a mala pena a spiegarle chi ero e cosa facevo e mi ha detto che in effetti ha visto qualche mio post. Foto di rito e via! Ero così imbambolata che mi sono accorta troppo tardi che c’era anche la Curtoni. Foto persa!

Il destino ti ha ripagata insomma!
Proprio così, perché quel giorno dovevo essere da un ‘altra parte, invece il destino mi ha fatto incontrare la mia atleta del cuore. pazzesco!

Condividi questa tua passione con i tuoi amici?
Ad alcuni l’ho detto da poco. Sai, avevo un po’ paura che questa mia follia generasse qualche presa in giro. Figurati che anche a mia mamma l’ho detto pochi mesi fa!

Serena Viviani, la prima atleta con cui Giorgia ha dialogato e che probabilmente le ha dato la forza per proseguire

Si sarà mica scandalizzata, stai facendo una cosa bellissima?
Infatti ne è rimasta felicissima. Poi sono appassionati anche i miei, loro sciano molto spesso. Mia mamma però ogni tanto mi dà della stalker quando scrivo agli atleti. 

Scrivi agli atleti?
Eh certo, per fargli i complimenti e per farmi mandare qualche foto. La prima con cui ho intrapreso un vero e proprio dialogo, appena aperta la pagina nel maggio scorso, via messaggio è stata Serena Viviani. Che amore di ragazza che è!  Da lì ogni tanto qualche messaggino anche alle altre mi parte in automatico! 


Giorgia non è solo una tifosa degli Azzurri. Non perde infatti occasione di dedicare post anche ad atlete straniere. Tra l’altro non solo dello sci ma di tutti gli sport invernali! E fa tutto da sola!

Quando hai iniziato pensavi andasse avanti così bene?
Figuriamoci! Non credevo tanto in me, ma non perché mi sottovalutassi, ritenevo fosse troppo difficile avere simili riscontri. Poi, man mano ho visto che i post piacevano e che gli atleti mi rispondevano, e questo mi ha dato la forza per proseguire. 

Ora che sei lanciata e hai un certo seguito, Ski.Italy potrà prendere anche nuove strade?
Non ne ho idea. Io continuo così. Quello che posso, pubblico. Mi collego con le app, come quella delle Fis e della Fisi. Poi, sai, più di otto ore al giorno non posso dedicarci! Anche cercare e recuperare le foto non è uno scherzo.


Alla faccia! Ma ti sei anche svegliata di notte per vedere le Olimpiadi?
Certo che sì, sei pazzo? Proprio tutti i giorni no, ma per le gare sempre. Non ti dico poi in classe…!

Non ti resta che andare a vedere i tuoi eroi ed eroine a una gara di Coppa…
Lascia stare, dovevo andare proprio a Crans lo scorso week end, ma sono successi un po’ di imprevisti e ciaone! Peccato perché era anche vicino a casa. Infatti questa estate sono andata a Saas Fee in occasione degli allenamenti delle squadre.

Sei salita in ghiacciaio?
No, figurati, le ho aspettate davanti all’hotel. Lì ho finalmente conosciuto la Sere. Ma anche Marta Rossetti. Mamma mia che ansia che avevo, non la conoscevo affatto. Poi si sono unite anche Martina Peterlini e Roberta Midali, che in effetti all’inizio non capivano perché una ragazza dovesse venire fino lì per loro, stringere una mano, fare una foto e tornare a casa. Poi ho svuotato il sacco e hanno capito oltre che apprezzato. 

Possibile che tutto questo movimento non ti faccia venire voglia di rimettere gli sci?
Taci va, certo che me la fa venire. Mi farò forza e l’anno prossimo mi sono ripromessa di ritentarci. 

Allora facciamo così, in un momento di calma, chiediamo a qualche atleta con cui sei più in confidenza se sono disposte a un’ extra allenamento per accompagnarti in pista. Con la passione che ci metti per sostenerle, diamine, ce l’avranno un’oretta da dedicarti, no?
Oddio che ansia! Giorgia Chiaratti è Ski.Italy Giorgia Chiaratti è Ski.Italy Giorgia Chiaratti è Ski.Italy

Consiglio disinteressato: una passione così, non merita forse un like?

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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