Alla Terrazza Martini di Milano è stata presentata la stagione degli sport invernali con lente di ingrandimento sui tre grandi eventi che l’Italia ospiterà nei prossimi tre inverni. E il sogno di Milano-Cortina 2026 che potrebbe diventare realtà
Tre anni di fuoco aspettano la Fisi e le montagne italiane, con i Mondiali Junior della Val di Fassa a febbraio 2019, quelli di biathlon ad Anterselva nel 2020 e Cortina 2021, Mondiali di sci alpino che torneranno in Italia 16 anni dopo l’edizione di Bormio 2005. Bormio e Cortina, unite da un filo invisibile che potrebbe diventare un cordone importante e farle tornare protagoniste nel 2026, se la candidatura Milano-Cortina passasse l’esame del Cio per un’Olimpiade invernale che farebbe un gran bene alle montagne italiane e al mondo degli sport invernali. Un sogno? Ci si crede, si spera, ma al momento c’è altro a cui pensare, alla stagione che partirà fra pochi giorni a Sölden, confermata dopo l’ultimo controllo della Fis.
A causa dello scarso innevamento vedremo una pista un po’ diversa, con il lungo piano finale raddrizzato verso il traguardo e di conseguenza ridotto come lunghezza. Pronti via, ci siamo quasi, con le squadre azzurre e non solo a caccia di condizioni decenti sui ghiacciai alpini per l’ultima rifinitura e il Presidente Flavio Roda ottimista, per forza di cose. «Non vediamo l’ora di ricominciare, abbiamo squadre forti, la Fisi è molto cresciuta negli ultimi anni ed è in buona salute (anche economica, ndr). C’è grande entusiasmo attorno ai nostri atleti, i veri protagonisti di questa crescita assieme ai loro tecnici». Qualche numero? «Negli staff delle varie squadre di tutte le nostre discipline, medici compresi, la Fisi ha a contratto 287 persone per un budget totale di 5 milioni di euro. Gli atleti da seguire sono 380».
E a loro va il nostro grande in bocca al lupo per la stagione che per quanto riguarda lo sci alpino vedrà il suo clou a febbraio con i Mondiali di Åre, in Svezia. Ma ogni tappa sarà importante e anche noi non vediamo l’ora di ripartire!
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