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Fisi 2012: il programma di Flavio Roda

Il mondo sportivo e quello delle discipline invernali in primis, risente negativamente della crisi del sistema economico italiano. 
Ciò si ripercuote sull’accessibilità e sull’appetibilità dell’intero settore che coinvolge, sul versante commerciale, anche il turismo e la visibilità del settore agonistico. 
Il patrimonio di esperienza che posso mettere nel progetto che presento viene da anni di lavoro sul campo, da fatti agiti e non solo da idee preelettorali. La profonda conoscenza della macchina organizzativa, delle cose che funzionano e delle cose che sono da migliorare mi permette di avere chiaro l’obiettivo di uno sviluppo in termini di efficacia e qualità, obiettivo che intendo perseguire in maniera assolutamente indipendente. 
Le azioni operative della mia Presidenza, oltre ad assicurare un bagaglio completo in termini di competenze e comportamenti, utile a tutelare al meglio tutte le aree critiche di successo in modo positivo, garantirà il presidio della managerialità richiesta attraverso l’utilizzo, di volta in volta e quando necessario, di professionalità di alta qualità ed esperienza, provenienti da vari settori e già identificate e che condividendo il progetto, ne garantiscano una implementazione di qualità. 
Ciò permetterà, attraverso l’utilizzo di queste Risorse in maniera flessibile, di poter contare su una Struttura a bassi costi di gestione ed ad alta competenza qualitativa. 
 
La macchina organizzativa che intendo creare, grazie anche all’ esperienza della Squadra e di tutte le Persone che lavorano in FISI, sarà un modello di eccellenza e dovrà diventare uno standard operativo di qualità. 
L’idea che ho della FISI e del suo FUTURO è quella di affermarla come un elemento catalizzante ed attivante dell’ intero movimento non solo sportivo, ma anche turistico invernale. Tale elemento dovrà fare da collante e da volano per tutte le iniziative che possano attivare risorse, attraverso una progettualità che parta sia dall’alto che dal basso e quindi dai Comitati e dagli Sci Club. 
Attraverso lo sviluppo di sinergie anche a livello territoriale ed ad una maggiore e più aperta collaborazione con le Strutture turistiche invernali e le Scuole di Sci presenti nei vari territori, si intende perseguire l’obiettivo di rendere la FISI e le Strutture stesse visibili con iniziative e attività per tutto l’anno. 
Infatti per aumentare la visibilità e l’affettività verso la Federazione occorre destagionalizzare l’immagine della stessa. 
Un progetto in movimento che, se da un lato accompagnerà la FISI sul territorio e non viceversa, dall’altro contribuirà ad una sua maggiore visibilità ed appetibilità verso gli Sponsor. 
In questa ottica la FISI dovrà necessariamente aumentare il suo ascolto sia verso l’esterno che verso il suo interno composto dai Comitati, dalle diverse Discipline, dai Tecnici e dagli Atleti, aumentando i momenti di reale contatto con la base stessa allo scopo di meglio comprendere le reali esigenze del movimento. 
 
Tale ascolto non sarà rivolto solamente ai Movimenti territoriali come i Comitati e gli Sci Club, ma sarà rivolto anche e soprattutto al settore agonistico (Atleti e Tecnici) allo scopo di fornire, nel rispetto delle risorse economiche esistenti, servizi di supporto, di gestione e di organizzazione di prima qualità. 
Cosa posso dare oltre alle fredde e spesso impersonali e troppo semplici promesse elettorali? 
Il mio progetto può essere sintetizzato attraverso poche parole chiave che hanno come acronimo FISI: 
Fatti: la Fisi del futuro sarà focalizzata all’azione, meno politica e più ascolto, a partire da quello verso gli Atleti ed i Tecnici di tutte le discipline e verso la base del movimento (Comitati e Sci Club), così come della Struttura Interna più operativa e di supporto. 
Incontro: la Federazione che ho in mente per essere un luogo di ascolto e accoglienza, dovrà essere, prima di tutto, un luogo di incontro, dove, metaforicamente parlando, le porte non dovranno mai essere chiuse, dove le Persone si sentano ascoltate, accolte e rispettate, dove la trasparenza sia la base di ogni relazione e rappresenti un reale valore aggiunto, utilizzato sia nelle situazioni positive che in quelle più critiche. 
 
Semplicità: non si intende fare una rivoluzione, ma si intende innovare, là dove è necessario, per migliorare l’efficacia sia organizzativa sia di immagine; innovare salvaguardando però il meglio delle esperienze passate. Si intende così creare una continuità con le cose che hanno funzionato e creare una discontinuità verso le cose che non hanno prodotto risultati in termini di efficacia. Idee: l’ascolto delle idee e delle proposte sarà costante; nulla sarà mai dato per scontato; tutto ciò che servirà per un miglior funzionamento interno sarà prima ascoltato, analizzato, accolto e poi applicato. Gli elementi portanti di questo progetto che porterà alla realizzazione di una FISI realmente efficace e accessibile sono:
A)Valorizzazione degli Atleti e della loro immagine verso l’esterno
B)Investimento sulla Componente Tecnica
C)Valorizzazione delle Discipline Minori, delle Attività Giovanili e dei rapporti con i Gruppi Militari
D)Realizzazione di una Struttura gestionale che faccia della semplicità, della velocità di intervento e della efficacia operativa i suoi caratteri distintivi
E)Trasformazione del marchio FISI in un Brand di successo nel rispetto degli elementi distintivi e della tradizione
F) Ruolo attivo all’interno delle Strutture Internazionali
G)Rapporti e relazioni con il CONI
H)Realizzazione di percorsi di collaborazione sinergici e trasversali tra le varie Componenti

A)Valorizzazione degli Atleti e della loro immagine verso l’esterno Gli Atleti delle diverse discipline rappresentano il valore principale e più rappresentativo della Federazione. E’ mia intenzione quindi valorizzarli al massimo sia dal punto di vista della loro immagine verso l’esterno, sia dal punto di vista del patrimonio esperienziale e di risultati che, se ben utilizzati, possono contribuire ad un miglior funzionamento della macchina organizzativa, che si deve porre come primo obiettivo un supporto operativo costante, efficace, tempestivo e di alta qualità e professionalità. Il tutto volto a creare una struttura ad alta efficacia che possa attraverso una organizzazione puntuale e funzionale, favorire risultati agonistici di qualità sia nel breve, che nel medio e lungo termine. 

 
B )Investimento sulla componente tecnica : Le Strutture Tecniche esistenti possono considerarsi già di buon livello qualitativo ed, anche verso di loro, intendiamo aumentare l’ascolto; in particolare verso quelle esigenze che possano, se soddisfatte, essere un reale punto di differenziazione e di efficacia operativa.  Dare il meglio a queste strutture permetterà di dare il meglio agli Atleti, di mettere tutta la macchina operativa ad un livello di prestazioni non solo orientate all’efficienza, ma anche all’efficacia. 
Gli investimenti operativi saranno orientati ad un sistema di formazione continua e innovativa, così come allo sviluppo di strutture di supporto semplici, snelle e veloci che possano rispondere con sollecitazione a varie richieste, avendo sempre come obiettivo finale il risultato agonistico. La maggior pianificazione dei rapporti contrattuali verso i Tecnici permetterà una miglior efficacia in termini di strategie e tattiche operative, pianificazione ed organizzazione. 
Il ruolo degli Istruttori Nazionali delle varie discipline che rappresentano gli attivatori territoriali della qualità del movimento, sarà ulteriormente implementato per garantire un’ operatività di eccellenza a livello territoriale e dei Singoli Collegi anche attraverso una loro valorizzazione all’interno della Federazione stessa. 
 
Per raggiungere tali risultati sarà fondamentale una collaborazione fattiva e puntuale con il Collegio Nazionale Maestri di Sci. 
L’attività dei Giudici di Gara, che con la loro professionalità permettono la realizzazione di manifestazioni di eccellente qualità ai vari livelli, garantendo anche la sicurezza degli Atleti, riveste un ruolo di importanza per la Federazione e l’ascolto delle loro esigenze sarà uno dei punti chiave da presidiare per il futuro. 
Un sistema di collaborazione e sinergia, là dove sia possibile, interdisciplinare contribuirà a questo nuovo modello organizzativo ed operativo. 
C)Valorizzazione delle Discipline Minori, delle Attività Giovanili e dei rapporti con i Gruppi Sportivi Militari : Una attenzione particolare ed importante sarà data alle Discipline Minori, che devono sempre più acquisire un ruolo determinante per lo sviluppo dell’immagine della Federazione. 
L’utilizzo di nuovi modelli per comunicare queste Discipline permetterà un aumento della loro visibilità verso l’esterno allo scopo di far aumentare anche i numeri del movimento ad esse collegate. 
 
Il Movimento Giovanile sarà un elemento fondamentale e pregnante per il rinnovamento costante del settore agonistico. La realizzazione di un progetto trasversale alle varie discipline (ricalcando quello già realizzato per lo Sci Alpino: “Pianeta Giovani”) attraverso Sponsor che hanno già dato la loro disponibilità e che assicureranno l’indipendenza economica del progetto, permetterà di realizzare un percorso virtuoso di crescita degli Atleti e dei Tecnici che garantirà, a livello agonistico, un ricambio generazionale efficace ed un ritorno importante anche in termini di immagine. 
In considerazione dell’importanza che riveste l’appartenenza ai Gruppi Sportivi Militari di una parte di Atleti e Tecnici, che garantisce da un lato la loro sostenibilità economica e dall’altro l’attività di recupero di Atleti infortunati, voglio garantire la partecipazione di un Rappresentante dei Gruppi Militari (indicato dagli Stessi) ai lavori del Consiglio Federale con l’obiettivo di garantire una coerenza operativa di tutte le strutture più funzionale ed adeguata alle loro esigenze. 
D)Realizzazione di una Struttura gestionale che faccia della semplicità, velocità di intervento e dell’efficacia operativa i suoi caratteri distintivi : Troppo spesso si assiste a rallentamenti delle macchine organizzative e strutturali che impoveriscono e rallentano le operatività; ciò avviene per un complicato assetto dell’intera macchina. 
 
La valorizzazione del Personale di Sede, che riveste un ruolo chiave anche dal punto di vista dell’immagine verso l’esterno, sarà uno dei punti chiave della gestione del mio progetto. Tale valorizzazione sarà realizzata attraverso una gestione professionale della struttura, con una mappatura delle competenze, necessità ed aspettative per garantire il presidio ottimale dei ruoli all’interno delle Aree esistenti. La motivazione e la formazione, anche manageriale del Personale, sarà particolarmente presidiata con interventi mirati. La FISI che abbiamo in mente sarà improntata sulla realizzazioni di piccole unità operative che si possano integrare in modo veloce ed efficace; i processi decisionali saranno velocizzati e semplificati sempre nel massimo rispetto delle linee guida operative della Federazione e dello Statuto.

E)Trasformazione del marchio FISI in un Brand di successo nel rispetto degli elementi distintivi e di tradizione Il marchio FISI rappresenta un elemento strutturalmente importante della Federazione. Vogliamo affermarlo come Brand, che possa sviluppare un appealing importante per le Aziende che potrebbero avere un interesse a collaborare. 

 
La trasformazione in un Brand aiuterà quindi a trovare e coltivare nuove alleanze commerciali (turismo, ecc); diventerà un mezzo per coinvolgere le Persone e fidelizzarle maggiormente (favorendo il tesseramento), aumenterà la visibilità della Federazione e della sua parte agonistica modificandone la percezione stessa. 
Il tutto attraverso l’utilizzo di tutti quegli strumenti più innovativi del marketing e della comunicazione senza, peraltro, il ricorso a budget finanziari importanti. 
In quest’ottica sarà sviluppato anche un settore merchandising che permetterà di creare attenzione, interesse e desiderio verso il Brand rappresentato dalla Federazione. 
L’obiettivo finale è quello di aumentare la sostenibilità economica attraverso l’ingresso di nuovi Partner / Sponsor. 
La ridistribuzione, verso i Comitati e gli Sci Club, di queste risorse economiche rappresenta il punto di partenza del nuovo sviluppo qualitativo dell’intero movimento. 
 
F) Sviluppo di un ruolo attivo all’interno delle Strutture Internazionali (FIS) 
Ciò permette l’acquisizione di un maggior peso organizzativo anche attraverso una presenza maggiore nei calendari internazionali (esempio Campiglio: Sci Alpino) che porterebbe alla possibilità della rivitalizzazione operativa delle strutture tecniche di qualità esistenti in Italia, per le varie discipline olimpiche (esempio: Sestriere), attualmente non sfruttate. 
 
G)Il rapporto di collaborazione con il CONI 
Il rapporto con il Coni dovrà essere un costante punto di riferimento operativo. 

La FISI attiverà un processo di ascolto e di sinergia con l’obiettivo di entrare all’interno della Giunta del CONI, posizione che gli dovrebbe spettare anche in considerazione dei risultati agonistici che tradizionalmente consegue. 

 

H)Realizzazione di percorsi di collaborazione sinergici e trasversali tra le varie componenti. 

“Fisi di tutti e per tutti” condensa quest’ultimo punto. Intendiamo implementare un sistema di ascolto (come già detto) e di progettualità condivisa che permetta una reale partecipazione di tutti anche in maniera trasversale; il ricorso a gruppi di lavoro interfunzionali permetterà un maggior accesso alle risorse di ogni Persona che lavora in FISI. 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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