La simpatia fatta a persona. Dagli una piccola occasione per brindare che ti organizza una festa di tre giorni a colpi di piadina, salsiccia e salame. Questo è Claudio Veltro, presidente dello sci club Alfonsine nei pressi di Ravenna. Una montagna di disponibilità, un abbraccio di bontà. Il suo Comitato è stato chiaro: nessuna indicazione sul Presidente, a noi interessa principalmente che Claudio Veltro riesca a rappresentarci in Consiglio. “Ma non so se mi voteranno, io sono un tipo semplice, non un politico. A me piace fare, organizzare, creare entusiasmo. Ecco questo mi piacerebbe fare in Consiglio”. Una sorta di festa continua? “Mi spiego meglio, la Federazione deve avvicinarsi alla base, agli sci club, se no si spegne tutto qua. Racconto una cosa tanto per capirci, Massimo Bonini giocava nella Juve, ebbene è mio cugino. Così ogni tanto andavo a vederlo e poi mi chiedeva di accompagnarlo, oggi al club Juve di Ivrea, domani a quello di Biella. E poi in Toscana, a Ravenna… Gli ho chiesto? Ma ti pagano? No, rispose, è un’imposizione della società alla quale devo dare 8/10 occasioni di disponibilità. E i manager? Non potevano intervenire. Ora, mi chiedo, pensate all’entusiasmo si potrebbe creare se io organizzo una gara, magari di bambini, poi dò appuntamento per la premiazione nella sede dello sci club, dove interverrà Blardone, Deville o la Merighetti. Bè, voglio vedere chi poi straccia la tessera Fisi!"
Claudio, classe 1950 di Russi di Ravenna è in pensione, ma non sta fermo un secondo. “Insegno alla scuola di Faenza Arte e mestieri, in quanto idraulico, ma lì si fa un po’ di tutto, elettricista, muratore, imbianchino… e’ un progetto finanziato dalla Comunità Europea e ci lavoro 30 ore la settimana. Poi ho una seconda attività, quella di nonno. Da tre mesi c’è Matilde, la bimba di mia figlia Elisa. Mi manda fuori di testa! Tra poco la porto alla festa della “Pesata”. Sapete cos’è la pesata vero? Siamo all’edizione numero… insomma abbiamo iniziato nel 2006 con Giorgio Di Centa, poi Staudacher, Follis, Razzoli, Rocca e l’ultima con Ghedina e Dada Merighetti. Li pesiamo e gli riempiamo di prosciutti e formaggi fino a raggiungere il loro peso. Quelli del mio sci club, l’Alfonsine, si divertono da morire. Si capisce cosa intendo per avvicinare la Fisi agli sci club. Significa che se vado a vedere una gara di Coppa del Mondo affrontando una trasferta decisamente onerosa, non devo avere un braccialetto in gomma griffato Audi per entrare a bere un caffè nel Motorhome della Fisi. Perché se non posso entrare, prendo la tessera, un accendino e…
Dai, spero di ricevere i voti necessari per entrare in Consiglio. C’è tanto da fare, mi divertirei e divertirei anche un po’ gli altri. Basta musi lunghi e gravati dal peso della responsabilità. Si possono fare le cose serie con un piglio più giovane, moderno e cariche di entusiasmo. O no?”
Scorrendo il suo curriculum si scopre che dopo essersi dedicato al calcio, arriva nel mondo dello sci oltre 30 anni fa, Presidente di club e organizzatore di gare di
sci alpino di ottimo livello con grande soddisfazione per la riuscita dei Campionati
Italiani Allievi – Ragazzi e Aspiranti del 2009-2010 e del Circuito Fis Junior Internazionale
dal 2005 al 2008 che ha visto coinvolti un pool di 10 club del CAE, uniti e collaborativi.
Giudice di Gara di sci alpino fin dagli anni 90, si impegna da anni in FISI regionale offrendo ospitalità alle nazionali di sci alpino femminile, biathlon, fondo e bob nel litorale romagnolo e collabora con il proprio sci club per offrire ospitalità sulle piste della Coppa del Mondo in Italia e all’estero.
In occasione di Skipass sua è l’organizzazione dei ristori dedicati ai tesserati FISI oltre ad una moltitudine di eventi ed occasioni per promuovere lo sci a tutti i livelli.
Sicuramente lo avete visto al parterre delle gare di tutte le discipline e gustato la
piadina romagnola o qualche buona tigella… molto apprezzate anche dagli atleti.
L’obiettivo prefissato, di comune accordo con il CAE, è quello di arrivare ad un doppio
tesseramento per aumentare i numeri della base, senza dimenticare le problematiche
relative all’abbandono del nostro sport dalla categoria giovani.
“
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