Notizie

Federica Brignone torna a casa: “Non sono sicuramente una che molla!”

Una sorridente Federica Brignone ha lasciato in giornata la clinica “La Madonnina” di Milano, dove era ricoverata dallo scorso giovedì in seguito al grave incidente occorsole nel corso del gigante femminile valevole per i Campionati Italiani all’Alpe Lusia. La detentrice della Coppa del mondo e campionessa del mondo di gigante inizia ora il lungo percorso che la porterà al rientro in pista.

Voglio ringraziare tutto coloro che mi hanno aiutato in questi giorni – ha raccontato -, dai soccorritori presenti in pista alla Federazione, passando per il Centro Sportivo Carabinieri.

Pensavo fosse un intervento nella norma, invece quello che hanno fatto tutti i dottori, a cominciare dalla Commissione Medica FISI guidata da Andrea Panzeri che mi ha operata insieme a Riccardo Accetta e Gabriele Thiebat, è stato qualcosa di forte.

Mi sono resa conto solamente dopo l’intervento di quanto ho rischiato, pensavo fosse una cosa veloce,

in realtà tutto quello che hanno fatto per ridurre i tempi di attesa ed evitare complicazioni pericolose è stato decisivo.

Era il momento più bello della mia vita: purtroppo se di professione fai lo sciatore, può succedere. Così tosta è un po’ troppo, ma ho ricevuto veramente tanto affetto. Sono stati cinque giorni in cui mi è arrivata tanta energia positiva.

Non sappiamo il tempo che ci vorrà per rientrare, lavoreremo tanto per obiettivi. Il primo sarà quello relativo alla fisioterapia che inizierò sin da lunedì prossimo. Da lì faremo una TAC di controllo per verificare la guarigione dell’osso, poi cercheremo di capire come muoverci per fare la scelta migliore.

Non sono sicuramente una che molla, dalle cose negative della vita si può trarre insegnamento per essere una persona migliore. Sicuramente da una situazione così brutta ci saranno delle cose positive. Farò le cose con serenità, vivrò i prossimi mesi nella maniera più positiva e felice possibile”.
Da fisi.org

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment