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Federica Brignone: “Pista ripida, neve strana, ma è tutto bellissimo!”

Federica Brignone: “Pista ripida, neve strana, ma è tutto bellissimo!”
Le parole delle azzurre che si giocheranno le medaglia nel gigante femminile di lunedì 7 febbraio (prima manche alle ore 03.15 italiane, seconda alle ore 06.45):

Federica Brignone: “La neve è molto strana, non capisci se è aggressiva oppure no, ci sono momenti che sembra agganciarti, altri in cui si scivola come mi è successo in slalom.

Bisogna stare sugli sci ma senza troppa pressione, altrimenti ti frena. Pian pianino mi sto abituando a queste condizioni, le piste sono ripidissime.

Il comprensorio è pazzesco, nel villaggio si mangia praticamente in una cabina telefonica da tanti sono i divisori. Il villaggio è po’ più piccolo rispetto a quanto siamo stati abituati in precedenti Olimpiadi.

Ma  è comodissimo perché solitamente è lontano dalle piste invece qui appena esci metti gli sci e vai. Ciò che hanno costruito i cinesi è veramente bellissimo.

L’unico problema è il vento, temo che non ci saranno gare regolari soprattutto in velocità. La mia favorita per la medaglia d’oro sarà la svedese Hector, e vedo bene anche Worley, mentre Shiffrin e Vlhova rimangono pericolose e sono venute in Cina con anticipo.

Sarà un gigante molto stretto perché c’è tanto dislivello e le porte saranno vicine, con pochi metri di distanza fra una porta e l’altra, chi starà meno in curva farà la differenza. Io mi sto trovando bene, le sensazioni sono buone e la sciata mi piace.

Come si gestiscono tutte le gare che dovrò affrontare? Utilizzerò lo slalom di mercoledì per fare allenamento in vista della combinata, il supergigante sarà sicuramente l’appuntamento al quale guarderò con maggiore attenzione, ma prima di tutto non bisogna strafare, gestire al meglio le forze, non farmi prendere dalla foga senza esagerare, affrontando giorno dopo giorno, sfruttando l’esperienza accumulata in tutti questi anni di carriera”. Federica Brignone: “Pista ripida Federica Brignone: “Pista ripida

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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