Federica Brignone fa trenta e per farlo ha scelto la discesa di St. Anton, primo successo personale nella disciplina in Coppa del Mondo, per far salire a quota 72 il bottino dei podi e migliorare ulteriormente il proprio record di più esperta vincitrice nel massimo circuito.
“E’ stata una gara sofferta, ma me l’aspettavo perchè immaginavo che le condizioni potevano migliorare con le discese e avevo già notato Blanc in prova, sapevo che poteva fare una grande prova. Mi dispiace per Laura che meriterebbe di salire sul podio, ma queste giovani sono forti.
E’ stata una gara tosta, non ho fatto una discesa perfetta ma sono sempre stata brava a far correre gli sci e a recuperare dalle mie imperfezioni.
Ho vinto in quattro gigante, superG, discesa, combinata… sì manca lo slalom… ma per quello ci ha pensato mia mamma”.
E’ una vittoria che permette a Brignone di entrare ancor più nella leggenda.
“Inizio a rendermi conto di cosa voglia dire vincere così tanto. Sono molto soddisfatta, mi dico sempre che sto ottenendo molto più di quanto mi sia mai sognata di fare. Non avrei mai pensato di poter farlo anche in discesa e solo l’anno scorso ho iniziato a crederci un po’ di più. E mi auguro che il mio skiman Sbardellotto sia soddisfatto di me. Sì, miglioro ancora il mio record di longevità, ma attenzione a Vonn… ha tanto coraggio nel tornare a gareggiare in queste condizioni, ma è davvero pericolosa”.
Uscita senza conseguenze invece per Sofia Goggia: “
Tutto bene per fortuna; sono andata un po’ lunga in quella curva, sono entrata nella neve fresca e lo sci esterno ha perso aderenza. Federica è stata brava sin dalla prima prova, ha fatto vedere a tutti come si scia su questa pista e grande giornata per il primo podio di Lolli Pirovano”.
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