“Mi è venuto tutto bene, una grande giornata. La mia forza oggi è stata quella di spingere dopo ogni curva, attaccare al massimo”.
Federica Brignone è consapevole di aver fatto una grande prova sulla Orellier-Killy, una prova che le ha regalato il ventiquattresimo successo in Coppa del Mondo, il terzo in stagione.
“Il tracciato non era facile, le condizioni di neve erano diverse ad ogni curva, con più o meno ghiaccio a seconda dei punti della pista. Riuscire a fare una simile performance su un terreno così complicato mi riempie di soddisfazione. Non è semplice fare una gara così, oggi ce l’ho fatta e sicuramente questo è uno dei migliori periodi della mia carriera”.
Per lo sci italiano si tratta di un’altra grande giornata.
“Vincere così tante gare è una cosa pazzesca per il nostro paese e questo succede da anni. E’ questo che voglio dire, non guardo al record perché ogni gara è una storia a sé: in questa stagione ogni giornata ci sta regalando qualcosa di fantastico”.
Nonostante una prova rasente la perfezione, al traguardo Brignone è stata subito critica con se stessa al termine della sua prova.
“Bisogna continuare a migliorarsi. Oggi ho fatto una buona gara, quasi perfetta, ma sono consapevole che già nella prossima gara dovrò migliorarmi ancora, senza sedermi sugli allori”
Soddisfatta anche Sofia Goggia che si conferma leader della classifica di specialità, davanti alla stessa Brignone, in attesa di smaltire completamente i postumi dell’influenza.
“Un superG veramente bello. Ho attaccato, ma sono stata un po’ troppo sporca. Complimenti a Federica, deve aver pennellato come sa fare lei. Mi tengo questo terzo posto, molto positivo. Ho seguito una preparazione diversa rispetto agli anni scorsi per il superG e credo fermamente sia stata una scelta giusta, anche in ottica futura, olimpica. Mi manca forse un po’ di sicurezza nella velocità ma il mese di gennaio mi permetterà di lavorarci su. Ora un po’ di recupero, poi in gigante a Lienz”.
Miglior risultato della carriera in superG per Laura Pirovano, settima“ Sono contenta del piazzamento, anche se a posteriori mi mangio un po’ le mani per non aver osato di più nella parte centrale, ma il superG è anche questo, istinto e capacità di saper leggere le traiettorie giuste senza prove.
Sono a buon punto nel percorso di crescita; in ogni gara manca un pezzettino e sto progressivamente mettendo a posto tutte le varie tessere”.
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