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Enrico Ravaschio, dopo una vita in Fisi con i Master: “Lascio la Commissione ma non i miei amici Over 30!”

Enrico Ravaschio, dopo una vita in Fisi coi Master: “Lascio la Commissione ma non i miei amici Over 30!”.
Basta aspettare e, prima o poi, tutto accade! Che Ravaschio non si occupi più dei master dovevamo aspettarcelo ed è successo.

Così, con queste righe, rendo ufficiale una decisione improrogabile e narro un poco di storia Master.

Dopo 40 anni e dopo averne compiuti 80 mi sembra giusto andare in pensione. Il mio stimato e amico “Direttore” mi chiede di scrivere due righe a riguardo del percorso Federale che ho compiuto, ci provo anche se raccontare senza annoiare, 60 anni di FISI, non è proprio facilissimo.

Ho iniziato relativamente tardi lo sci agonistico, prima mi ero dedicato alla speleologia. Al di là dei risultati, quello che più mi ha attirato nel mondo dello sci, sono stati i contatti umani e la mancanza dello scontro diretto con l’avversario che evita di stimolare quello che ritengo fosse la parte peggiore del mio carattere.

Enrico Ravaschio e il più piccolo, a destra.

Precoce è stato il mio ingresso in federazione, nel 1968 ho avuto dall’allora neonato Comitato Ligure l’incarico di occuparmi dei Giovani.

Con l’inizio dell’opera di Mario Cotelli, che porterà alla “Valanga Azzurra” iniziò una abbastanza frequente riunione di tutti i responsabili “zonali” ora ”regionali” al fine di organizzare ed omogeneizzare l’attività giovanile.

È a questi incontri che devo la mia formazione, grazie soprattutto a Davide David (padre dell’indimenticato Leo) che mi prese in simpatia e mi spiegò gli arcani della Federazione.

Da allora sono sempre stato eletto Consigliere del Comitato dove ho ricoperto diversi ruoli, soprattutto, calendario, regolamenti e, dal 1992, vicepresidente vicario, mentre in FISI mi sono occupato anche dei Cittadini.

La grinta di Enrico in gigante, la stessa che si è portato dietro sempre!

Ma dobbiamo tornare indietro, perché nel 1981 un caro amico, Edoardo Manzoni, mi portò in Francia ad una gara “Veterani”, è stato un colpo di fulmine perché in quel contesto ho trovato concentrato tutto quel piacere di fare sport che avevo sempre cercato.

Per quanto riguarda la FISI, certamente marginale erano l’organizzazione e la promozione, ad esempio non figurava sull’Agenda dello Sciatore.

Sollecitato da varie parti, ho iniziato ad interessarmene e, nel 1984, ho ricevuto la nomina a Consigliere di questa “Commissione” che capeggiata da Franco Magrini, rappresenta, a mio giudizio, la fase di passaggio fra l’idea primigenia di Vitaliano Damioli e lo sviluppo su scala nazionale.

Doveroso ricordare Vitaliano Damioli che il 13 aprile 1966, assieme ad un gruppo di amici riuniti in casa sua, diedero vita allo SCI CLUB 40, dove 40 indicava l’età minima per appartenervi. Sono di quegli anni le categorie e quando è sostituito il patetico termine “veterani” con il più reale: Master. Qui spiccava la figura di Antonio Malugani, forse non completamente compreso ma che portò avanti con molti successi l’attività internazionale master.

La Commissione Master del 2004: da sinistra: Mike Artiano Brixia, Martin Wieser (Consigliere responsabile), Mauro Azzalea, Enrico Ravaschio, Antonio Malugani, Giacomo Camozzini (fondo) e Rolando Galli

In questa prima commissione la parte federale era gestita dal vicepresidente Amedeo Zanatta, e, quando per Amedeo non fu più possibile occuparsene, perché diventato Presidente del Comitato provinciale di Verona, ricevetti io l’incarico di responsabile della Commissione. Gli altri nomi che hanno contribuito alla crescita del nostro settore sono stati: Alberto Massari per 26 anni alla guida di una Coppa Italia super 40, Lino Stefani, presidente dell’ASE Catinaccio e l’inventore, guida e anima del Trofeo del Barba, Pietro Trentin.

Chiuderei questo pezzo con la constatazione di quanto sia diverso il mondo master dai suoi inizi,

da poche gare, meno di 10 all’anno, all’attuale elevato numero e, anche se tentato, vi risparmio i numeri.

Enrico ci risparmia anche quello che in cuor suo vorrebbe dire a una valanga di amici che in tanti anni lo ha letteralmente travolto. Lo farà di persona presentandosi ora qua ora là, in pista, su un podio, a una premiazione. Un po’ più leggero, con qualche numero in meno in testa. E insistendo un po’ anche con gli scarponi ai piedi. Provate a batterlo se ci riuscite!

About the author

Enrico Ravaschio

Genovese doc, da sempre in FISI, con incarichi operativi, inserito nella Commissione presieduta da Mario Cotelli, passato attraverso quella “Cittadini”, a 39 anni si innamora dell’ambiente Master e, con l’aiuto di Antonio Malugani, si inserisce nel settore con alterne fortune. Dal 2006 collabora con la Rivista Sciare, grazie all’incontro casuale con Roberto Della Torre che gliene offre la possibilità. Ha lasciato l’incarico di responsabile della Commissione Master Fisi, presieduta da Carmelo Ghilardi, alla fine della stagione 2022, quando ha passato il testimone a Paolo Lorati.

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