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Elezioni Fisi: ma chi è sto Andrea Giordano?

Chi è Giordi? Chi è Giordiii? Come chi è Giordi!?! Giordi è Andrea Giordano, un ragazzo grande o un grande ragazzo (è uguale: cambiando l’ordine dei fattori…) di Sestriere, anzi di Cuneo perché lì nacque il 15 maggio del 1977. In realtà abita o ha abitato a Pragelato, insomma.. in Via Lattea. Usa più gli sci delle scarpe. Lavora nel soccorso alpino della Guardia di Finanza ed è maestro di sci. Ma anche quando non è in servizio gli sci non li toglie. Li usa per andare a far la spesa, a cena, durante lo shopping. Anche quando finisce l’inverno ed è il momento di tirar fuori la bici, toglie la pompa e ci incastra gli sci, per fortuna quelli corti. Per un momento ha pensato che l’avessero ideati per questa sua esigenza. Nel 1994 è stato Campione Nazionale Aspiranti e nel 1996 campione italiano Giovani, in slalom in entrambe le occasioni. Era stato indicato come una delle probabili speranze Azzurre, ma poi, come è capitato a diversi ragazzi, il sogno si è infranto. Non si è perso d’animo e nel 2000 è diventato maestro di sci e subito dopo allenatore. Ama arrampicare, giocare a calcio da mediano, non disprezza la moto e nemmeno il go-kart. E’ un ragazzo molto serio ma se dopo un po’ non ridi assieme a lui ti molla. Batterlo alla mora è quasi impossibile, così come risulta un esercizio impraticabile elevare la propria voce sopra alla sua nei cori alpini. Se andasse in una di quelle trasmissioni di cucina, stenderebbe tutti con la sua arte di abbrustolire salsicce e costine. Non ce n’è, le sue sono diverse e inimitabili. E’ nato e cresciuto seguendo le regole e quando nota che qualcuno le infrange meglio stargli alla larga. Tranquilli, non è un bacchettone, di cazzatine da ragazzo ne ha fatte tante anche lui e le sportellate prese lo hanno fatto crescere. E poi non morde ma se sai di essere in difetto ti mette davanti alla questione in modo da farti sentire un imbecille. Ben che vada ti mordi da solo. Prende la vita per le corna. Qualche anno fa l’idea di diventare giudice Fisi ma siccome non è tipo da accontentarsi, ha recentemente deciso di diventare Tecnico delegato Fis. E ce l’ha fatta. E da quel momento è nettamente aumentato il desiderio di fare qualcosa per gli altri anche nel mondo dello sci. E’ altruista per natura ma nel mondo bianco ha sempre cercato di dare il massimo per costruire come un castello di Lego, la sua professione. E’ un vulcano pronto a esplodere e non riesce più a tenere la passione dentro di sè. Gli piacerebbe entrare nel cuore della Fisi per regalare qualche battito. Pur consapevole che se dovesse notare situazioni al limite del sopportabile se ne andrebbe senza pensarci due volte non prima di aver sbattuto i tacchi con il tipico saluto militare. Se non credete a quanto scritto, andate a conoscerlo di persona domani in via Feltre 17 a Milano, in occasione dell’Assemblea Elettiva Fisi, dove Giordi ha posto la sua candidatura come consigliere tecnico. Come riconoscerlo? Capello corto, gote più rosse che bianche e più piene che vuote, petto spesso quanto un armadio. Se ciò non bastasse, guardategli i piedi. Se non ha gli sci, ha gli scarponi, se no i dopo sci, al limite gli zoccoli.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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