Il “Pensiero di un maestro di sci ” di oggi si intitola “Ed ecco l’ennesima doccia fredda”. Il CTS prima dà l’okay per aprire gli impianti e oggi fa marcia indietro: stop per lo sci amatoriale fino al 5 marzo.
A poche ore dal via, con tutto quello che da un punto di vista organizzativo ha comportato, ecco arrivare la doccia fredda.
Lasciamo perdere l’incongruenza del CTS che nel giro di pochi giorni cambia idea, quello che più lascia perplessi è la dichiarazione di Walter Ricciardi, consulente del ministro della salute Roberto Speranza:
“…non dimentichiamo che la variante inglese è giunta in Europa proprio passando dagli impianti di risalita in Svizzera“.
Da rimanere senza parole.
Davvero si sarebbe corso il rischio di trovarci pieni di inglesi sulle nostre piste? Il professore sa come funzionano gli ingressi in Italia degli stranieri e in particolare per i sudditi della Regina e soprattutto è al corrente che gli spostamenti da Regione a Regione sono proibiti? Forse no.
Probabilmente con la sua “uscita” a favore della montagna voleva semplicemente tutelare noi sciatori italiani. E c’è riuscito benissimo. Tutti a casa.
Quale credibilità può avere questo nascente Governo se ti dice che puoi aprire e la sera prima ti fa poi chiudere? Siamo alle solite, un film che abbiamo già visto e che la montagna non voleva più rivedere.
Altro che Governo della svolta. Mettere in sicurezza il Paese non significa mettere in ginocchio la montagna e neppure la montagna non si deve sottomettere al virus.
Non si può fare di tutta un’erba un fascio, invocare nuovamente un lockdown totale (e ci arriveremo) usando sempre e soltanto l’alibi dei contagi in crescita.
Intanto in città: strade piene di gente, code senza alcun distanziamento, metro e bus affollati con passeggeri stretti come sardine. Il tutto senza alcun controllo, nonostante i divieti.
Che però colpiscono la montagna da domani mattina.
A dirla proprio tutta, questa apertura sapeva di presa in giro, al di là delle dichiarazioni di… facciata dei soliti politici di turno.
Molte strutture turistiche, avevano infatti già deciso di tenere chiuso. Per due buonissime ragioni: incognita cambio di colore e comunque divieto di trasferimento da una Regione all’altra.
Consoliamoci: il Governo, sempre stasera, bontà sua, ha approvato il Decreto ristori n.5, annunciando che ci saranno risorse adeguate per la montagna. Magra consolazione, anche perché è difficile crederci.
Qualcosa all’ultimo minuto potrà cambiare, in peggio! La montagna ormai si è abituata. E non soltanto da stasera. Per quanto ancora?
Walter Galli
P.S. Il 5 marzo ci sarà l’ennesimo rinvio. Che altro non è che l’ennesima presa per il… Ed ecco l’ennesima doccia Ed ecco l’ennesima doccia