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Eccola! Collaudi terminati per la nuova funivia dello Stelvio

Eccola! Collaudi terminati per la nuova funivia dello Stelvio.
Collaudi eseguiti al Passo dello Stelvio, ora si parte. Completati il 13 e 14 giugno i collaudi tecnici e ministeriali per l’abilitazione all’esercizio delle nuove cabine appena entrate in servizio tra il Passo e la stazione intermedia al “Trincerone”.

Erano state letteralmente “svelate” venerdì 20 maggio con una cerimonia che ha coinvolto le autorità dei due versanti del Passo, le autorità regionali, i dirigenti di ANAS e i dirigenti della SIFAS, società proprietaria dell’impianto.

Silvia Cavazzi, Sindaco di Bormio e Franz Heinisch, Sindaco di Stelvio, scoprono il telo che velava e proteggeva la cabina durante le fasi di trasporto e posa in opera.

Nelle settimane precedenti, non appena era stato possibile liberare dalla neve le strada di accesso dai due versanti, gli operatori di Doppelmayr e di SIFAS avevano lavorato, in condizioni a volte proibitive, per rimuovere dalla linea le “vecchie” cabine e posizionare quelle nuove.

È il primo gradino visibile degli ingenti interventi di ammodernamento che sono in corso sull’impianto dallo scorso anno.

La nuova cabina sospesa all’esterno della stazione di partenza prima del fissaggio della fune traente.

Allora era stata la volta dei sistemi di azionamento, delle parti elettromeccaniche e delle funi. Opere fondamentali e molto onerose, ma non certo appariscenti al pubblico.

Ora qualcosa di più evidente. Le nuove cabine fanno parte di un progetto più ampio di ammodernamento dell’impianto in cui si integra maggior comodità per gli utenti con un attento studio di inserimento nello spettacolare contesto ambientale in cui sono inserite.

Umberto Capitani, Direttore della società degli impianti, presenta l’opera. Accanto a lui alla sua destra Massimo Sertori, Ass. alla Montagna, Enti e Piccoli Comuni, a sinistra Silvia Gavazzi, Stefano Capitani, Presidente della società degli Impianti e Franz Heinisch.

Realizzate da Doppelmayr, hanno una superficie di un paio di metri quadrati superiore alle precedenti e potranno ospitare sino ad un massimo di 50 persone. Aumento di dimensioni e riduzione della capienza massima vorrà dire più comodità.

Gli operatori di Doppelmayr che guidano la rulliera sulla fune portante mentre la cabina è sostenuta da una autogrù.

Le cabine sono state studiate anche dal punto di vista del design, la locandina storica – con l’iconica ragazza allo sci estivo – affiancata alle scritte stilizzate si staglia su un fondo grigio-verde appositamente scelto per integrarsi con le colorazioni delle rocce predominanti nel contorno.

Non sarà questo l’ultimo intervento in progetto per migliorare il servizio, sono infatti previste opere significative anche sulla stazione di valle, ma di questo Vi racconteremo più avanti.

Intanto buona sciata!  Collaudi terminati per Eccola! Collaudi terminati per

Crediti fotografici: Alberto Urbani, Umberto Capitani, Andrea Bagnoli

About the author

Andrea Bagnoli

Nato a Varese nel 1970, si è laureato in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1995. Dal 1998 è architetto occupandosi principalmente di edilizia residenziale e di servizio. Da sempre grande appassionato di sci e di montagna, oltre che di architettura e di tecnologia, sta svolgendo una ricerca sul tema delle architetture e delle strutture di servizio all’utilizzo sportivo della montagna, quindi sostenibilità, accessibilità, rapporto tra i manufatti e il contesto ambientale in cui sono inseriti, gestione consapevole delle risorse ambientali ed energetiche, qualità architettonica degli interventi e ovviamente … funzionalità per lo sciatore.

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